Osservatorio economico n.1

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di Stefano Masa, Responsabile del Centro Studi e Ricerche Varini Publishing

Petrolio: un’opportunità di una vita? Siatene certi!

Nel recente Investment Outlook (giugno 2015) di Janus Capital Group a firma Bill Gross, quest’ultimo sottolineava la sua precedente intuizione avuta sul mercato obbligazionario: «La mia famosa (o famigerata?) “puntata short di una vita” sul Bund tedesco ha avuto un timing ottimale, ancorchè lo stesso non possa necessariamente dirsi dell’esecuzione. È stata comunque un esempio da manuale di opportunità create dall’eccesso di politica monetaria globale».

Sembra esserci una simile opportunità su un altro tipo di mercato: quello delle materie prime e specificatamente sull’attuale e ormai non più considerato “oro nero”.

Il mercato petrolifero si trova a livelli minimi storici: i prezzi sono quelli di sei anni fa. Attualmente il barile si trova a fronteggiare una crisi – sia presente che futura – dovuta principalmente al forte eccesso di offerta affiancata inoltre al calo delle domanda sia di petrolio che di gas da parte della Cina (principale consumatore a livello mondiale). A penalizzare ulteriormente i recenti corsi petroliferi ha influito la risalita del dollaro che si è portato sopra quota 1,11 contro Euro.

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Light Crude WTI – Serie storica dei prezzi riferiti a partire dal 30 marzo 1983

Analizzando la serie storica che si estende a partire dal 1983 ed applicando alla stessa il coefficiente di Hurst calcolato su base giornaliera, risulta assai evidente come l’attuale impostazione di quest’ultimo possa presagire un forte movimento direzionale del prezzo del petrolio. Ogni volta raggiunto il suo picco minimo (una sorta di ipervenduto) si è potuto assistere ad una significativa accelerazione dei corsi: la prevalenza di segno è stata negativa ed improntata verso nuovi minimi ma non sempre è andata così. Nonostante quest’ultimo aspetto è bene prendere in considerazione il fattore “velocità” che i prezzi hanno registrato: analizzando le variazioni percentuali, in un arco temporale circoscritto (inferiore ai due mesi), si  sono registrati upside/downside di portata superiore ai 15 punti percentuali (valore medio).

Al termine di questa settimana, il coefficiente di Hurst registrerà nuovamente il suo punto di minimo assoluto: questo coinciderà con l’inizio dell’eventuale e presunta forte accelerazione dei corsi sul sottostante oggetto di analisi (in questo caso il Light Crude WTI ma ne sarà influenzato anche lo stesso Brent).

Dal punto di vista operativo i due scenari potranno essere i seguenti:

Long position al superamento di area 43,58 con primo target a quota 49,63 e successivo a quota 55,66;

Short position in caso di mancato supporto individuato a 39,99/40,25 con take profit a 32,52.

Ci troveremo di fronte ad un’altra «puntata short di una vita»? A breve sapremo se questa sarà la direzione giusta ma nonostante ciò si può già stimare che il movimento sarà comunque ampio ed importante.

 

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