Le previsioni positive sulla Cina incrementano le richieste di ETC sulle commodity

A cura di ETF Securities

Londra, 8 Luglio 2014: gli ETC sulle Global Commodity hanno visto in questo inizio di 2014 il secondo trimestre consecutivo di entrate dato che una crescente sicurezza nelle previsioni economiche sulla Cina e sulla ripresa globale hanno sostenuto i prezzi delle commodity e la domanda di esposizione verso di esse da parte degli investitori. Gli introiti hanno raggiunto i 275 milioni di dollari americani dai 271 milioni di dollari del primo trimestre del 2014. La combinazione di entrate e di prezzi più alti ha spinto l’asset under management (AUM) degli ETC sulle commodity a 123,3 miliardi di dollari americani alla fine del secondo trimestre 2014, dai 122,4 miliardi di dollari americani della fine del primo trimestre del 2014.


Nicholas Brooks, Head of research and investment strategy presso ETF Securities ha dichiarato:

«Tutti i settori chiave delle commodity hanno registrato afflussi durante il trimestre, ad eccezione di agricoltura e allevamento. I metalli preziosi in particolare hanno visto la più consistente domanda da parte degli investitori con 430 milioni di dollari americani di investimenti, seguiti dagli ETC diversificati sulle broad commodity con 172 milioni di dollari americani, dall’energia con 135 milioni di dollari americani e dai metalli industriali con la più modesta cifra di 15 milioni di dollari americani. Agricoltura e allevamento hanno visto 477 milioni di dollari americani di deflussi. La maggiore fiducia nella ripresa degli Stati Uniti, una svolta positiva nel percorso di crescita della Cina dopo tre anni di frenata, e ulteriori misure di easing previste da parte della Cina hanno sospinto i prezzi e così anche gli investitori verso le commodity.»

 

I trend più importanti degli ETC sulle commodity nel Q2 del 2014:

 

  • Gli ETC sulle commodity che hanno fatto registrare la domanda più consistente nel secondo trimestre sono stati platino e palladio, rispettivamente con 400 e 410 milioni di dollari americani di afflussi. La crescente domanda globale di automobili (i catalizzatori sono una fonte chiave di domanda per entrambi i metalli), insieme ai timori per le scorte dovuti agli scioperi delle miniere in Sudafrica e a potenziali restrizioni alle esportazioni della Russia hanno esacerbato la paura che un già consistente deficit possa addirittura aggravarsi, spingendo i prezzi ancora più in alto per entrambi i metalli.
     
  • Gli ETC sull’oro hanno registrato flussi misti: gli ETC sull’oro quotati negli Stati Uniti hanno visto 586 milioni di dollari americani di deflussi mentre quelli quotati in Europa e in altri Paesi hanno visto 483 milioni di dollari di afflussi, portando i deflussi netti del trimestre a 103 milioni di dollari americani. La maggior parte del divario nel flusso di questi ETC si è verificato nel mese di Aprile. La spiegazione più probabile di tale divario è che durante quel periodo gli investitori europei si sono concentrati sui potenziali rischi “di vicinato” di un’eventuale invasione russa dell’Ucraina, mentre gli investitori statunitensi hanno mantenuto in larga parte la loro previsione rialzista sui risk asset, visto che le azioni americane continuavano a raggiungere picchi sempre maggiori. Essendo i rischi geopolitici ancora alti e considerato che molte asset class vengono scambiate con valutazioni dilatate, crediamo che la domanda di ETC sull’oro continuerà ad aumentare nel secondo semestre grazie agli investitori che considerano il metallo come copertura contro possibili correzioni del rischio di mercato.
     
  • Gli ETC diversificati sulle broad commodity hanno visto gli afflussi più consistenti dopo platino e palladio, per un totale di 172 milioni di dollari americani nel secondo trimestre. Gli afflussi riflettono il sentimento più positivo nei confronti dell’ asset class delle commodity, ora che la crescita della Cina ha mostrato segni di ripresa e che la classe dirigente ha mostrato in maniera evidente la volontà di andare nella direzione degli incentivi dopo tre anni di restrizioni. E’ interessante notare come gli afflussi maggiori si siano concentrati sugli ETC diversificati sulle broad commodity che non includono l’agricoltura (89 milioni di dollari americani) a differenza di quelli che la includono (75 milioni di dollari americani), evidenziando la visione generalmente negativa che gli investitori hanno verso il settore.
     
  • Il gruppo degli ETC sull’agricoltura ha visto 468 milioni di dollari americani di deflussi, e in particolare le broad commodity diversificate hanno registrato i deflussi maggiori seguite da zucchero, mais, cacao e caffè. I deflussi sono molto probabilmente un’insieme di incassi di utili e di previsioni  positive di raccolto per un certo numero di commodity agricole chiave. Se dovesse verificarsi l’arrivo dell’anticiclone El Nino (le previsioni attuali della NOAA danno la probabilità al 70%), potrebbero verificarsi di nuovo flussi speculativi.
     
  • Gli ETC sull’energia hanno visto 175 milioni di dollari americani di afflussi nel secondo trimestre, e molti dei flussi si sono riversati negli ETC sul petrolio. L’escalation di violenza in Iraq ha sollevato la preoccupazione di interruzioni nella fornitura, ha spinto verso l’alto i prezzi del petrolio e ha aumentato la domanda dei relativi ETC. Gli ETC sul gas naturale hanno visto 21 milioni di dollari americani di deflussi perché gli investitori hanno incassato gli utili a seguito dell’impennata dei prezzi del gas naturale all’inizio dell’anno.
     
  • I metalli industriali hanno visto afflussi per la modesta cifra di 15 milioni di dollari americani, e singolarmente il nickel ha visto gli afflussi maggiori (38 milioni di dollari) dovuti all’aumento dei prezzi seguiti al divieto di esportazione di metallo grezzo da parte dell’Indonesia.

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