I maggiori afflussi verso gli ETP su panieri di commodity da maggio 2016
di Massimo Siano, Head of Southern Europe per ETF Securities
- Gli ETP su ampi panieri di commodity hanno registrato afflussi per 58,5 milioni di USD, i più elevati degli ultimi otto mesi.
- Per le azioni si è trattato di un’ottima settimana, con investimenti per 39 milioni di USD. Gli stili tematici come robotica, small cap USA e sicurezza informatica hanno tutti evidenziato afflussi.
- Gli ETP sul greggio hanno accusato i deflussi più consistenti delle ultime sei settimane per effetto delle prese di beneficio.
Gli ETP su ampi panieri di commodity hanno beneficiato dei maggiori afflussi da maggio 2016, a segnalare l’interesse diffuso per le materie prime. Dopo cinque anni di sottoperformance, nel 2016 le commodity sono tornate alla ribalta. “Continuiamo a rilevare interesse nei panieri diversificati di materie prime all’aumentare degli investitori che assumono un’esposizione a questa classe di attivo”, ha affermato Massimo Siano, Executive Director – Head of Southern Europe di ETF Securities.
Per le azioni si è trattato di un’ottima settimana, con investimenti per 39 milioni di USD. Gli stili tematici come robotica, small cap USA e sicurezza informatica hanno tutti evidenziato afflussi; le azioni australiane, dal canto loro, hanno attratto investimenti per 12,6 milioni di USD, nonostante le azioni mondiali abbiano evidenziato un calo di performance nel corso della settimana, a suggerire che gli investitori ricercano stili d’investimento alternativi all’aumentare delle valutazioni. Gli operatori stanno assumendo un orientamento nettamente più ribassista sulle azioni nel loro complesso. Ad esempio, si sono registrati afflussi per 16 milioni di USD nelle posizioni short sui titoli compresi nell’EuroStoxx 50 e deflussi per 15 milioni di USD dalle posizioni long. “Quanto alle esposizioni tematiche, la robotica in particolare continua a incontrare il favore degli investitori, con investimenti per 50 milioni di USD da inizio anno”, ha aggiunto Siano.
La correzione dei metalli preziosi iniziata all’indomani delle elezioni presidenziali statunitensi sembra essersi conclusa, come indicano gli afflussi nell’oro, che hanno raggiunto quota 59,6 milioni di USD la scorsa settimana e 96,6 milioni di USD dall’inizio dell’anno. I recenti dati sull’occupazione suggeriscono una situazione contrastata nei mercati del lavoro. “La Fed ha lasciato intendere che un rialzo dei tassi a marzo, benché dipendente dai dati, fosse improbabile; a nostro avviso, quindi, i tassi d’interesse reali sono destinati a restare negativi”, ha dichiarato Siano.
Gli ETP sul greggio hanno evidenziato i maggiori deflussi delle ultime sei settimane. I disinvestimenti da 42,1 milioni di USD dagli ETP long sul greggio hanno fatto seguito al rincaro del 7% registrato dal petrolio la scorsa settimana, che ha indotto gli investitori a realizzare plusvalenze. Mentre l’OPEC ha superato il primo mese dei sei previsti per la riduzione della produzione, gli Stati Uniti continuano a incrementare l’offerta. “Le scorte statunitensi sono in aumento al crescere del numero di pozzi petroliferi che tornano operativi negli USA ogni settimana”, ha osservato Siano.
Gli ETP su panieri di metalli industriali hanno registrato afflussi per la settima settimana consecutiva. Gli investimenti complessivi in questo segmento si sono attestati a 12,9 milioni di USD. Contro tutti i pronostici, la maggior parte dei metalli industriali continua a guadagnare terreno. “La decisione inattesa di chiudere 23 miniere di nickel annunciata dalle Filippine la scorsa settimana ha spinto il prezzo del metallo al rialzo dell’8%”, ha affermato Siano.
Gli ETP long sullo yen hanno accusato i maggiori deflussi dal settembre 2015. Gli investitori sembrano temere che la debolezza dello yen sia destinata a perdurare, dopo aver disinvestito fondi dagli ETP che replicano le posizioni long sulla coppia EUR/JPY al ritmo più rapido dal lancio (2012), generando deflussi complessivi per 4,8 milioni di USD la scorsa settimana. “L’euro dovrebbe beneficiare dell’aumento delle aspettative d’inflazione in Europa e dell’attesa riduzione del programma di QE della BCE, che è ormai prossimo a un limite”, ha sostenuto Siano.