Update 09/03/2017

Le probabilità di un rialzo dei tassi innescano deflussi dall’oro

di Massimo Siano, Head of Southern Europe per ETF Securities

  • Gli investitori vendono oro in quanto i toni restrittivi della Fed spingono al ribasso le quotazioni del metallo
  • Gli ETP azionari a tema tecnologico continuano a guadagnare favore
  • Nuovi investimenti nel greggio per sfruttare i ribassi delle quotazioni
  • Gli investitori operano una diversificazione tra i metalli industriali
  • Gli ETF short sul FTSE registrano i maggiori afflussi dal luglio 2016

Gli investitori vendono oro in quanto i toni restrittivi della Fed spingono al ribasso le quotazioni del metallo. La scorsa settimana gli ETP long sull’oro hanno accusato disinvestimenti pari a 96,3 milioni di USD, evidenziando i primi deflussi settimanali in cinque settimane. I toni restrittivi assunti dalla Federal Reserve la scorsa settimana hanno indotto gli investitori a rivedere le proprie teorie sui tempi del prossimo intervento sui tassi della banca centrale. A giudicare dai futures sui Fed fund, questo mese la probabilità di un rialzo dei tassi è passata dal 40% al 90% dall’inizio alla fine della settimana. I dati superiori alle attese sull’indice ISM manifatturiero, sulla fiducia dei consumatori, sugli ordinativi di beni durevoli e sul PCE core pubblicati la scorsa settimana sembravano deporre a favore di un intervento della Fed. I dati positivi sull’occupazione di questa settimana potrebbero dare alla banca centrale statunitense un altro motivo per innalzare i tassi alla riunione del 15 marzo. L’oro è rimasto stabile nella prima metà della settimana in un contesto caratterizzato da crescenti rischi politici in Europa, ma l’annuncio relativo alla piattaforma politica di Macron ha in parte attenuato il “fear trade”, poiché i mercati hanno accolto con favore il suo orientamento centrista. L’oro ha chiuso la settimana con una flessione dell’1,8%. “Restiamo convinti che, anche se la Fed innalzasse i tassi questo mese, le elevate pressioni inflazionistiche terrebbero a freno i tassi d’interesse reali favorendo il prezzo dell’oro nella prima metà dell’anno”, ha affermato Massimo Siano, Executive Director – Head of Southern Europe di ETF Securities.

Gli ETP azionari a tema tecnologico continuano a guadagnare favore. I nuovi investimenti negli ETP azionari legati ai temi della robotica e della sicurezza informatica sono proseguiti senza sosta la scorsa settimana, con 7,9 milioni di USD confluiti negli ETP sulla robotica e 16,2 milioni in quelli sulla sicurezza informatica. “Gli afflussi nella sicurezza informatica hanno raggiunto il livello più elevato dal lancio”, ha rilevato Siano.

Nuovi investimenti nel greggio per sfruttare i ribassi delle quotazioni. Gli ETP sul greggio hanno registrato i primi flussi settimanali positivi in cinque settimane, in quanto gli investitori hanno acquistato ETP long sul petrolio per 20,9 milioni di USD approfittando di una flessione dei prezzi dell’1,2%. “Nonostante gli sforzi dell’OPEC per ridurre la produzione, l’offerta petrolio statunitense continua ad aumentare e le scorte sono abbondanti, il che grava sulle quotazioni”, ha osservato Siano.

Gli investitori operano una diversificazione tra i metalli industriali. Gli investitori hanno venduto ETP sul nickel per 15,5 milioni di USD ed ETP sullo zinco per 12,5 milioni di USD, riversando 15,9 milioni di USD negli ETP su panieri diversificati di metalli industriali. “Selezionare i singoli vincitori tra i metalli industriali risulta più difficile quando i prezzi sono molto volatili, ma il tema più ampio della contrazione dell’offerta e dell’aumento della domanda è destinato a favorire questo segmento delle commodity”, ha affermato Siano.

Gli ETF short sul FTSE registrano i maggiori afflussi dal luglio 2016. I nuovi investimenti negli ETF short sul FTSE, pari a 5,8 milioni di USD, hanno raggiunto il picco dal luglio 2016, il mese successivo al referendum britannico. “Dopo che la Camera dei Lord ha respinto alcune parti del Brexit Bill, il mercato si prepara per una serie di contrasti tra il governo e la seconda camera del Parlamento”, ha osservato Siano.

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