Update 15/01/2015

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di Massimo Siano, Head of Southern Europe per ETF Securities

Il continuo ribasso del prezzo del petrolio ha portato la scorsa settimana ad ulteriori round di caccia ai profitti, con gli ETP sul WTI e Brent oil che hanno visto i maggiori afflussi settimanali dal 2011. Il WTI è sceso a US$48/bbl ed il Brent è arrivato ad un soffio dai US$50/bbl, ponendo il prezzo ai minimi da più di cinque anni a questa parte.

Crediamo che i prezzi del petrolio siano insostenibili a questi livelli. Sebbene a novembre l’OPEC abbia resistito alle richieste di tagliare la produzione, evidenziando il bisogno per i prezzi del petrolio di trovare un nuovo equilibrio, crediamo che il cartello dovrà alla fine ridurre le forniture per aiutare la stabilizzazione dei prezzi globali del petrolio. Il cartello produce complessivamente circa il 40% dell’output globale di petrolio.

La scorsa settimana l’Arabia Saudita, il più grande produttore del cartello, ha alzato il proprio prezzo di vendita per febbraio del Arab Light grade oil in Asia, ammettendo implicitamente che la guerra dei prezzi si è spinta troppo lontano. La domanda per le commodity cicliche, petrolio incluso, potrebbe salire quest’anno dato che la crescita economia continua a migliorare. Il non-farm payrolls statunitense pubblicato venerdì ha mostrato ancora una volta una sorprendente crescita, una manna per i ciclici.

Gli afflussi settimanali verso gli oil ETP ai massimi da 4 anni. I Long Brent oil ETP hanno ricevuto afflussi per 76.9 milioni di dollari americani, mentre i Long WTI oil ETP hanno guadagnato 81.6 milioni di dollari americani, il massimo da giugno 2011. La caccia ai profitti sta chiaramente continuando a guidare i flussi in una settimana dove il Brent è sceso dell’11,1% ed il WTI ha perso l’8,4%. Gli investitori WTI in particolare non sembrano venir rallentati dai prezzi in discesa, come dimostrano le 15 settimane consecutive di afflussi registrate (durante le quali il WTI ha perso complessivamente il 45%).


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I Brent oil ETP hanno visto quattro settimane consecutive di afflussi, indicando a loro volta che molti investitori pensano che i prezzi globali del petrolio siano vicini al minimo. Gli impianti di trivellazioni Usa hanno già cominciato a calare e sono il 10% sotto il livello di settembre. Storicamente, gli impianti di trivellazione impiegano 16 settimane per aggiustarsi a prezzi del petrolio inferiori. Nei periodi di forte ribasso di prezzo del WTI crude, come durante la crisi del 2008, gli impianti hanno dimezzato nei quattro mesi successivi e ci aspettiamo che un simile scenario si verificherà nel 2015. La contrazione delle forniture di petrolio negli Stati Uniti e in altri Paesi produttori potrebbe essere precursore del taglio delle forniture da parte del cartello OPEC nel meeting in programma a giugno 2015.

I Natural gas ETP hanno visto 7.5 milioni di dollari americani di afflussi la scorsa settimana, segnando la settima settimana di afflussi. Un’ondata di freddo ha portato il prezzo del natural gas a crescere dell’1,3% la scorsa settimana. Le scorte di magazzino del gas sono altresì scese più di quanto atteso, aiutando i prezzi. La maggior parte dei flussi sono entrati negli ETFS Leveraged Natural Gas (5.1 milioni di dollari americani), indicando un gioco tattico a breve termine sui problemi climatici che stanno guidando il prezzo.

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