di Massimo Siano, Head of Southern Europe per ETF Securities
Con il crollo dei prezzi dell’energia torna la “caccia agli affari”
- Gli ETP sull’energia registrano afflussi per 97 milioni di USD, generati dall’ondata di acquisti di titoli a prezzi scontati.
- Guida gli afflussi sui metalli preziosi il platino, forte del riconoscimento generalizzato del deficit di produzione.
- Crescono gli investimenti sul rame, sull’onda del riconosciuto potenziale di ripresa di questo metallo nel corso della settimana del London Metal Exchange.
Gli afflussi negli ETP long sul petrolio hanno toccato il massimo delle ultime 13 settimane grazie al crollo dei prezzi, che ha convinto i cacciatori di affari ad acquistare questa commodity. La riunione tenutasi la scorsa settimana tra paesi membri dell’OPEC e paesi non-OPEC non ha dato esito positivo, giacché diversi paesi chiedevano esenzioni al taglio alla produzione, mentre i paesi non-OPEC si sono mostrati poco propensi ad assumere impegni specifici in termini di limiti alla produzione. Ciò ha determinato una flessione dei prezzi del greggio pari al 10%, flessione su cui hanno pesato anche i dati sorprendenti sulle scorte di greggio negli USA.
La scorsa settimana gli afflussi negli ETP long sul greggio hanno toccato il massimo da agosto 2016 (97,5 milioni di USD), mentre gli ETP short sul petrolio hanno registrato i deflussi più consistenti da giugno 2016 (13,3 milioni di USD). Gli investitori sembrano confidare che alla fine l’OPEC sarà in grado di trovare un accordo entro il vertice del 30 novembre. Le temperature miti della scorsa settimana negli USA hanno favorito un calo di quasi il 10% dei prezzi del gas naturale, ma vista la possibilità di anomalie metereologiche dovute al fenomeno de La Niña, nei prossimi mesi le temperature potrebbero abbassarsi. “Gli investitori hanno investito 1,0 milioni di USD in ETP long sul gas naturale”, spiega Massimo Siano, Executive Director – Head of Southern Europe, ETF Securities La riduzione del divario tra Hillary Clinton e Donald Trump favorisce i guadagni sui metalli preziosi.
L’universo complessivo dei metalli preziosi ha guadagnato terreno la scorsa settimana, favorito dalla ricerca di una maggiore esposizione agli “hard asset”, storicamente considerati beni rifugio in scenari politicamente agitati. “Gli investitori temono che una vittoria di Donald Trump nelle elezioni USA potrebbe bissare l’esito del referendum sulla Brexit nel Regno Unito e sconvolgere il mercato. Gli ETP long sull’oro hanno registrato afflussi pari a 10,2 milioni di USD, mentre gli ETP long sui panieri dei metalli preziosi hanno visto afflussi per ulteriori 5,2 milioni di USD”, aggiunge Siano. I robusti dati sulle vendite di auto contribuiscono allo squilibrio per i metalli del gruppo del platino (PGM). Le relazioni sindacali nel settore minerario in Sudafrica sembrano essere giunte a una fase di disgelo, con il raggiungimento di un accordo sui nuovi contratti dopo mesi di stallo. Se questo accordo potrebbe spazzare via alcune delle preoccupazioni sulla produzione nel settore estrattivo, la domanda continua a mantenersi su livelli robusti ed è probabile che per il quinto anno consecutivo la produzione concluda l’esercizio in deficit. A ottobre le vendite di auto hanno toccato il massimo degli ultimi 11 mesi negli USA e continuato a registrare livelli sostenuti sia in Cina che in Europa.
“I catalizzatori nel settore auto sono una fonte chiave della domanda di metalli del gruppo del platino. Gli ETP sul platino hanno così registrato afflussi per la settima settimana consecutiva, l’ultimo dei quali per un volume di 18 milioni di USD”, precisa Siano. Massimi afflussi sul rame da luglio. Il rame, che quest’anno ha segnato il passo rispetto al resto del complesso dei metalli industriali, ha registrato afflussi pari a 14,1 milioni di USD non appena riconosciuto il suo potenziale di recupero. La settimana del London Metal Exchange ha visto i riflettori puntati sullo spazio dei metalli industriali. “Quella che appare come una frenetica ondata di acquisti a Shanghai preoccupa alcuni investitori europei e ha determinato deflussi dai panieri dei metalli industriali per 3,7 milioni di USD”, dichiara Siano.