Intervista a Massimo Siano, Head of Italian market ETF Securities
Fiscal Cliff negli Stati Uniti e il caso Grecia ancora caldo in Europa, come sta reagendo il mercato?
A livello globale i titoli degli Exchange Traded Product (ETP) su oro hanno battuto un nuovo record la scorsa settimana. Infatti, le preoccupazioni che gli Stati Uniti non siano in grado di evitare che il “Fiscal Cliff”passi entro la fine dell’anno e che la Grecia possa avere difficoltà con l’approvazione della prossima tranche del piano di salvataggio, ha fatto in modo che gli investitori continuassero a costruire posizioni sugli ETP su oro come protezione dagli scenari peggiori. I dati ufficiali hanno confermato che la scorsa settimana l’Eurozona è tornata in recessione per la prima volta in tre anni. Nonostante l’estensione di due anni data alla Grecia per incontrare i suoi target fiscali, rimane incertezza su come il gap di finanziamento che deriverà da questa estensione sarà realmente finanziato. Fatte queste considerazioni e fin quando permarranno queste incertezza, probabilmente i mercati rimarranno focalizzati sui beni rifugio come appunto oro.
L’attività della Federal Reserve, potrebbe incidere sulla materie prime? Quale comparto?
Gli atti del meeting di ottobre del Federal Open Market Committee (FOMC) hanno rivelato che la Federal Reserve stia considerando di rafforzare il terzo round di quantitative easing il prossimo anno e sembrerebbe propensa a sperimetare l’utilizzo di nuovi strumenti. Il Presidente della FED ha messo in guardia sul fatto che la nuova ripresa del mercato immobiliare sia fragile, con l’implicazione che ci sia ancora bisogno del supporto della FED per l’acquisto di titoli garantiti da impoteca. L’impegno della Fed per un ulterior quantitative easing dovrebbe continuare a sostenere i prezzi dei metalli preziosi come protezione ad un potenziale deprezzamento del dollaro.
Metalli preziosi quindi?
Johnson Matthey si aspetta che platino e palladio siano in deficit quest’anno. Le interruzioni in corso nelle miniere sud africane e la scarsa disponibilità che deriva dal riciclaggio dei metalli sta frenando l’offerta, mentre la domanda si consolida. Il report realizzato dalla società sottolinea che l’aumento della crescita di produzione di veicoli in Giappone e Stati Uniti e la costante sostituzione di platino nei catalizzatori diesel per i modelli light/ heavy duty porterà probabilmente il mercato del palladio ad un deficit sostanziale quest’anno. Il prezzo di conseguenza ha reagito positivamente alla notizia registrando un aumento del 4%.