Update 29/11/2012

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Intervista a Massimo Siano, Head of Italian market ETF Securities

Qual è il feeling dei grandi investitori istituzionali sugli investimenti in materie prime?

Un esempio su tutti: le banche centrali hanno accumulato più di 40 tonnellate di oro. Sostenendo la domanda di oro fisico, in ottobre le banche centrali dei mercati emergenti sono state estremamente attive nell’acquisto di oro come dimostrano i dati del Fondo Monetario Internazionale. Brasile e Kazakhstan sono tra i paesi ad aver fatto gli acquisti più importanti, rispettivamente con 17,2 e 7,5 tonnellate. Il Brasile nello specifico ha aumentato i titoli su oro al livello più alto in più degli ultimi undici anni. Le banche centrali dei paesi emergenti stanno diventando sempre più attente a diversificare i loro asset e questo trend probabilmente è destinato a rimanere costante.

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Cambiando comparto, come sta reagendo il settore petrolifero?

La costante instabilità in Medio Oriente ha supportato la domanda per investimenti in ETC long sul petrolio, che hanno accumulato la scorsa settimana 15 milioni di dollari USA. I prezzi petroliferi hanno guadagnato terreno dopo l’escalation del conflitto tra Israele e Hamas. Le ostilità giungono in un momento estremamente critico per Israele, prima delle elezioni ormai prossime in programma a gennaio 2013. Mentre il recente accordo sul cessate il fuoco ha pesato sui prezzi petroliferi, movimenti limitati riflettono l’incertezza di mercato sul fatto che la tregua possa essere duratura. Inoltre, è probabile che un ulteriore antagonismo da ciascuno dei due lati del conflitto manterrà gli investitori in una posizione di attesa. La minaccia chiave è il contagio e la potenziale destabilizzazione dei principali produttori petroliferi nella regione con un conseguente movimento rialzista di prezzo. I nostri investitori istituzionali sembrano ancora preferire il Brent al WTI.

Che indicazioni sui metalli industriali?

Gli ETC sull’argento hanno visto investimenti pari a 5,6 di investimenti dato che migliora l’outlook per questo metallo. Secondo l’ultimo rapporto del Silver Institute, si prevede che la domanda industriale per l’argento abbia un rimbalzo del 7% nel 2013 dopo la perdita di terreno nel 2012. In particolare, il settore elettronico dovrebbe sostenere la domanda industriale nei prossimi due anni, che vedrà l’Asia emergente come forza predominante. L’argento è stato il metallo prezioso più performante nel 2012 con i prezzi in crescita del 20% dall’inizio dell’anno. Allo stesso tempo, le scorte dei magazzini del COMEX sono aumentate del 21%, un’indicazione del fatto che la domanda per i metalli industriali rimane soft nel 2012.

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