A Colonia dov’erano le forze dell’ordine? E gli uomini?

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A Colonia dov’erano le forze dell’ordine? E gli uomini?

Non avrei voluto riparlare delle aggressioni dell’orda di Colonia ma arrivano notizie che impongono di farlo. La prima è il numero di denunce, salito dalle 200 dei primi comunicati a più del doppio, 516, di cui il 40% a sfondo sessuale.

Troppe per essersi trattato di un fatto estemporaneo, abbastanza per non lasciare dubbio che sia stato tutto organizzato. Una nuova forma di terrorismo, che non toglie le vite, toglie la dignità.

Non sono così idealista da dire che sia peggio, ma non sono nemmeno talmente gretto da non vedere che è un fatto gravissimo. Intollerabile. Una nuova forma di terrorismo che toglie dignità alle donne d’Europa ed ai loro uomini. Anzi, la toglie in primo luogo ai loro uomini.

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So che queste parole mi varranno accuse di maschilismo da ogni parte, ma so anche che la difesa della donna da un aggressore maschio spetta da che mondo è mondo all’uomo. Chi sostiene il contrario o anche soltanto perde – e quel che è peggio, fa perdere – del gran tempo a dibatterne, non è più solo uno sciocco, non è più solo un folle, è un complice. Sta dall’altra parte. A lui nessun’orda potrà mai togliere la dignità perché l’ha già perduta in tutto quest’orrido tergiversare infame.

Il ministro della Giustizia tedesco Heiko Maas ha dichiarato: «Quando un’orda simile si incontra per commettere reati, è evidente che questo debba in qualche modo essere pianificato […] Dobbiamo verificare eventuali connessioni. C’è il sospetto che qualcuno abbia scelto la data e la massa di persone da riunire».

Ma Colonia non è stata la sola città del disonore (che parola desueta, vero?). Casi di molestie di gruppo nella notte di Capodanno si sono verificati anche ad Amburgo, Düsseldorf, Francoforte, Stoccarda, Berlino, Bielefeld, dove cinquecento uomini hanno forzato l’ingresso della discoteca “Elephant Club” e sono entrati a molestare le donne presenti.

Ora tutti si chiedono: «Dov’erano le autorità? Dov’erano le forze dell’ordine?». Benissimo, ma io mi chiedo anche: «Dov’erano gli uomini di queste donne?». È ancora lecito porre una domanda simile? È ancora ammissibile nel nostro paffuto, smidollato, vigliacco Occidente?

Fateci caso. Nel XIX secolo esisteva un’unica offesa, questa: “vigliacco”, “codardo”. Oggi la sentite ancora? In quest’era di insulti e sbraitate minacce la sentite ancora? Secondo voi, perché?

A presto. 

Edoardo Varini 

(15/1/2016)

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