A voi che avete dato il 2 per mille a uno che non avreste voluto come capoclasse

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A voi che avete dato il 2 per mille a uno che non avreste voluto come capoclasse

Lo scorso anno soltanto lo 0,04% degli italiani decise di versare il 2 per mille dell’Irpef ad un partito politico. 16.518 cittadini su 41.000.000 di contribuenti, per un totale di 325.000 euro, una cifra da comprarci a stento un bilocale a Roma. Appena fuori dal centro. Uno scorno. Finché gli elettori si astengono, vabbè. Se non finanziano però non vabbè per nulla, occorre correre al più presto ai ripari.

Ecco allora il ddl presentato dal deputato pidiessino Boccadutri, già tesoriere di Rifondazione comunista e di Sel, decreto divenuto legge in Senato il 14 ottobre dello scorso anno. Tutti d’accordo tranne Lega, Movimento 5 stelle e Sel. In realtà per far capire che il voto della Lega fu contrario ci vollero una serie di precisazioni del capogruppo al Senato, Gian Marco Centinaio, perché a volte, per chi non vuol vedere, l’evidenza non basta.

E che cosa stabilisce il ddl Boccadutri? Modificando l’articolo 9 della legge 96/2012 sblocca il finanziamento di 45,5 milioni di euro anche per le formazioni politiche che nel 2013 e nel 2014 non hanno presentato un bilancio certificato. Una cosa che si commenta da sola. E pensare che il finanziamento pubblico ai partiti avrebbe dovuto essere abolito dalla Riforma Letta del febbraio 2014.

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Per quanto mi riguarda, sopprimere il finanziamento pubblico ai partiti significa spingere gli stessi verso il potere industriale e finanziario, ma non è questo il punto. Il punto è che si è aggirata una legge: i partiti hanno avuto comunque un finanziamento pubblico e per di più senza una previa certificazione dei bilanci. Nessuna delle due cose è accettabile. Vi prego di notare che sia la legge sia la sua violazione sono avvenute per iniziativa del Partito Democratico: prima con il premier Letta ed oggi con il premier Renzi. È una cosa che dovrebbe far riflettere.

Ma quest’anno con il 2 per mille che è accaduto? Che a versarlo è stato solo il 2,7% dei contribuenti. Rispetto allo 0,04 dello scorso anno sembra moltissimo ma i dati non sono confrontabili, secondo lo stesso dicastero di via XX Settembre, in ragione di un’intervenuta semplificazione. La cifra complessiva ammonta a 9,6 milioni di euro, di cui oltre la metà, 5,35 milioni, al partito democratico. Perché?

Il Partito Democratico alle ultime politiche ha avuto il 25,43% dei consensi ed i sondaggi odierni lo collocano intorno al 28%. Allora perché? Per la maggior affezione dei suoi sostenitori? Non credo. Credo che quanto a questo nessun partito possa competere con la Lega. L’ultimo partito rimasto dopo la fine della Prima Repubblica, essenzialmente per questa ragione: l’affezione dei suoi elettori, della sua gente. Un attaccamento che non nasce dal nulla, nasce dalla condivisione di valori identitari profondi, quali quello di nazione e tradizione, che oggi tutti vorrebbero avere e non hanno. Perché la coerenza non si improvvisa.

Ma allora com’è che la Lega, che i sondaggi danno oggi in crescita al 15%, ha raccolto soltanto un quinto dei denari del Pd?

La ragione c’è. Ed è talmente semplice… Mediaticamente Renzi regna incontrastato. Piccoli traccianti talora sfiorano il dirigibile, il pallone gonfiato, ma servono solo ad illuminarlo di più. Del premier non puoi dire male, pena il silenzio. È citato più volte di Cristo nei Vangeli, dalla mattina alla sera.

E più la panzana che racconta è grande, più lo speaker è accigliato e severo. Dicono che il premier è un grande comunicatore. Ma se la pubblicizzazione dell’azione di governo è divenuta più importante della sua realizzazione, è lui ad essere un grande comunicatore o siamo divenuti dei perfetti imbecilli noi?

Nondimeno, malgrado la nostra imbecillità, abbiamo una cosa che costituisce una formidabile valvola di sicurezza contro la rovina. E questa cosa è la pancia. Che ancora per molti non langue abbastanza ma lo farà tra poco: si guardi la crescente precarizzazione del lavoro, si guardi la miseria pensionistica che aspetta i più fortunati ed il nulla che è già stato riservato agli altri, si consideri la totale assenza di sostegno per i lavoratori autonomi, non solo: sono andati a triplicare l’Irpef sul regime dei minimi… su chi già sopravviveva a stento!

Concludo rivolgendo un appello a voi, finanziatori del PD, citando l’a me caro – ma credo anche a voi  – Bob Dylan: «Quante orecchie deve avere un uomo, prima che possa ascoltare la gente piangere?».

Imparate a guardare al di là del vostro naso. Avete un’idea dell’infinita sofferenza di milioni dei vostri concittadini? Cha hanno fatto le stesse vostre scuole, hanno frequentato le vostre compagnie, hanno i vostri stessi gusti culturali, hanno lo stesso vostro amore verso i figli, lo stesso vostro rispetto per le regole e le istituzioni, ma non ce la fanno più. Vorrebbero farcela, ogni mattina. Se lo propongono come un fioretto di ragazzini, ogni mattina. Ma la sera sono costretti ad ammettere che non ce la fanno più.

Questa Italia non sta andando bene. Non c’è alcuna ripresa. Lo sapete tutti. Anche voi che avete dato il 2 per mille a un premier che da bambini non avreste voluto nemmeno come capoclasse. Lo sapete tutti. Siate conseguenti.

A presto. 

Edoardo Varini

(14/01/2016)

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