Il bazooka di Draghi, l’imbuto del credito
Stampare tutta la moneta che serve per comprare per 19 volte 60 miliardi di titoli di Stato e privati al mese, per un totale di 1.140 miliardi. E così contrastare il rischio deflazione e stimolare la crescita. E portare l’inflazione attorno al 2%.
Fare cioè con un lustro di ritardo quanto fecero con ben superiore avvedutezza e tempismo – le due cose in economia non sono granché distinguibili – la Bank of England e la Federal Reserve.
La BCE comprerà tutto, perfino titoli a rendimento negativo (fino al -0,2%), che non vuol dire perderci in partenza, come sembra, ma soltanto ridurre di un nonnulla un immenso guadagno. Perché lo si sa: esiste un certo scarto tra il costo tipografico della carta moneta ed il suo valore nominale, uno scarto che si chiama “signoraggio”.
Uno scarto enorme, da quando le monete smisero di contenere metallo prezioso: a contenerne meno del valore nominale iniziarono prestissimo, in verità, dal II sec. d.C., ad opera di Settimio Severo.
Uno scarto che un tempo, quando a stampare moneta erano le banche nazionali, si riversava immediatamente nell’economia reale, in beni e servizi, mentre oggi, che a stampare moneta europea è soltanto la BCE, si moltiplica nell’acquisto di prodotti finanziari che a loro volta danno un interesse.
Le banche d’Europa, dalla Centrale in giù, lo chiamano “reddito monetario”. Ma resta signoraggio, nella sua versione 2.0.
Il signoraggio sulle banconote lo riscuote la BCE, quello sulle monete – ci lasciano gli spiccioli, quelli sì, va dato atto – la Banca d’Italia.
Propongo allora un Quantitative easing da 1.140 milardi in pezzi da 1 a 2 euro. Tipo il resto al casello autostradale. Che quello sì ti invoglierebbe alla spesa pur di disfartene. Oltre al chiaro vantaggio nazionale.
Funzionerà il bazooka di Draghi? Dipende. Ma non dalle banche centrali, bensì da quelle private. Se ti erogheranno credito moltiplicando il tuo conto. Righe d’inchiostro su fogli bianchi. Nessuna banconota, nessuna moneta. Un po’ meno pusillanimità. Oltre a non essere impossibile, da parte loro, è doveroso.
A presto.
Edoardo Varini
(10/3/2015)