La Grexit sarebbe una catastrofe… Ma ci credete ancora?
Un vecchio seduto piangente all’ingresso della Banca di Grecia a Salonicco. Al massimo può ritirare 120 euro a settimana. Fatto questo non può che fare l’unica cosa che sta facendo: sedersi a terra e piangere.
Ciascun greco non può ritirare più di 60 euro al giorno. Per questo non si trovano più banconote da 20. Mentre gli stranieri ai bancomat possono ritirare fino a 500 euro a persona.
Questa è l’Europa? I soldi ci sono, e sono lì, negli sportelli greci. Ma i greci non possono toccarli. Gli stranieri sì. Discriminati a casa propria. Spietatamente. Perché debitori.
Il referendum del 5 luglio chiede alla nazione:
«Dev’essere accettato il piano di accordo presentato da Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale nell’eurogruppo del 25 giugno 2015, composto da due parti che costituiscono la loro proposta? Il primo documento è intitolato “Riforme per il completamento dell’attuale programma e oltre” e il secondo “Analisi preliminare per la sostenibilità del debito”. NO (non accettato) SI (accettato)».
Tredici economisti greci, tra cui il Nobel Chris Pissarides, invitano convintamente a votare sì. Dicono che l’uscita dall’euro sarebbe una catastrofe. Una domanda: quella in corso che è? E poi: ma lo credete davvero?
Secondo Krugman e Stiglitz, altri due Nobel, la strada risolutamente da percorrere è il no. Credere che l’economia ellenica possa riprendersi a colpi di austerity è da profittatori o da stolti. Per questa ragione sto con il no. Per questa ragione invito a leggere l’articolo di Ross H. McLeod sulla sostenibilità del passaggio alla dracma.
E poi, permettetemi: la Banca Centrale Europea è in malafede. I principali istituti di credito greci hanno recentemente passato un test di solvibilità condotto dall’Unione Europea. Dunque spetta loro ricevere la liquidità necessaria. Gli spetta.
O i test erano una buffonata oppure adesso c’è qualcuno che si compiace di un superomismo creditizio intollerabile.
E il nostro Renzi con chi sta? Indovinate! Con Berlino! Senza nemmeno avvertire la mannaia del porchettaro sul collo.
A presto.
Edoardo Varini
(03/07/2015)