«Addio al bicameralismo perfetto», e a questa riforma costituzionale, in ottobre
La ministra senza portafoglio per le Riforme Costituzionali ed i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi twitta trionfante dopo l’approvazione della riforma costituzionale alla Camera: «Grazie a quelli che ci hanno creduto». L’altro del duo, che fa il premier, se ne esce con la solita enfatica sbrodolata autoencomiastica: «Ora l’Italia è il Paese più stabile d’Europa». A saperlo prima che bastava questo…
Hanno votato a favore in 367 e 7 sono stati i contrari. M5s, Lega, Fi e Sinistra italiana fuori dall’aula. Non avendo raggiunto una maggioranza di due terzi dei componenti di ciascuna Camera, secondo quanto previsto dall’articolo 138 della Costituzione, il provvedimento sarà sottoposto a referendum popolare, in ottobre.
Solo Renzi e la Boschi possono credere che il voto popolare confermerà una riforma che sottrae una camera al suffragio universale e la consegna ai consigli regionali – le assemblee politiche in cui più hanno storicamente imperato il privilegio e l’inefficienza – per l’elezione di 95 senatori su 100, che resteranno in carica per la durata del loro mandato di amministratori locali, mentre i restanti 5 senatori saranno nominati dal Presidente della Repubblica e rimarranno in carica 7 anni.
Dunque, questo Senato rappresentativo delle autonomia regionali – il “Senato delle Regioni” – potrà esprimere pareri sui progetti di legge approvati dalla Camera e proporre modifiche entro trenta giorni dall’approvazione della legge, ma la Camera potrà anche non accogliere gli emendamenti. E allora? E allora perché non eliminarlo del tutto visto che non conta più nulla? Toppo radicale?
Che ieri sia stata una giornata gloriosa è talmente improbabile…. Vorrei anche chiedere ad Enrico Letta che cosa lo ha spinto a dichiarare il suo voto favorevole al referendum sulle riforme d’autunno. È arrivato un consiglio da qualcuno oltreconfine? Perché mai questo favore al segretario che dopo averti detto “Enrico stai sereno” ti ha sfiduciato? Perché è una riforma così bella ed utile al Paese che anche la dignità va messa da parte?
A presto.
Edoardo Varini
(13/04/2016)