Lo zombie sul divano
Diceva il filosofo ideal-panteista bostoniano Ralph Waldo Emerson che il ridicolo è ciò che è fuori tempo e fuori luogo, senza pericolo. Se invece il pericolo c’è, siamo al tragico. Ora, siamo tutti d’accordo che la dichiarazione odierna del governatore della Bank of England Mervyn King sia tragica? Cioè: di suo sarebbe ridicola, però ci aggiungiamo il pericolo del default dell’euro e siamo al tragico.
La dichiarazione, per chi non l’avesse sentita, è: «Solo i governi direttamente interessati possono trovare la via di uscita dalla crisi. Ma qui nel Regno Unito dobbiamo trovare strumenti per rafforzare il baluardo del nostro sistema finanziario in vista di tempeste che potrebbero venire nella nostra direzione».
Presente quei film horror alla Romero in cui pensi di aver chiuso fuori dalla porta il morto vivente e invece lui ti sfiora con la crapa pelada l’avambraccio perché è in casa? Ecco, uguale.
Alcuni dati. Il debito pubblico italiano, l’hanno strombazzato ai quattro venti, ammonta a 1.900 miliardi di euro, vale a dire al 120% del PIL. Bene, udite, udite, secondo un rapporto dello scorso anno della Pricewatherhouse Coopers – la più importante società di consulenza del mondo –, l’attuale debito dei sudditi di sua Maestà ammonta a 7,5 trilioni di sterline, che in euro fa 8.740 miliardi. Avete letto bene: quattro volte e mezzo quello italiano. E questo lo scorso anno.
E il governatore della Banca d’Inghilterra si ripara dalle tempeste in arrivo. E dice a quelle stesse banche l’altrieri rifinanziate ingigantendo ulteriormente il debito pubblico (Royal Bank of Scotland e Lloyds, da sole, 76 miliardi) che devono incrementare le riserve di capitale per rinforzare i baluardi a difesa della tempesta finanziaria in arrivo dal continente? Dal continente? La dismisura dell’avidità delle grandi istituzioni finanziarie anglosassoni ci ha condotto qui, ed ora ci impartisce reprimende. E noi atterriti, in silenzio, a correre a svendere in fretta e furia le proprietà statali. E chi le comprerà? Quelli con il debito a tripla A comprata alla Ruota della Fortuna.
Lo zombie, comunque, se non lo spingi fuori dalla porta, Mervyn, resta in casa. E prima o poi fa quello che fanno gli zombie: ti mangia vivo.
Ma un articolo di economia non può finire con tanta truculenza. E allora citeremo anche in chiusura il buon vecchio Ralph Waldo, perché forse questa cosa va ora ricordata: «Una nazione non perisce se non per propria mano».
A presto.
Edoardo Varini
(1/12/2011)