Quanto meno sia possibile, annunciare
Non c’è bisogno di attendere il dibattito a Palazzo Madama sul Def del 23 di aprile per capire che il tesoretto da 1,6 miliardi con cui Matteo tenta postremamente di fare l’incantatore non ci condurrà più in alto e meno infaustamente di quanto fecero le ali incerate al groppone con Dedalo «il sagace fugibondo dal carceroso claustro» – così nell’Hypnerotomachia Poliphili – e con suo figlio giovinetto Icaro.
Scrive Fabrizio Forquet sul “Sole”:
«Con dati occupazionali che restano al minimo storico e una produzione industriale che continua a deludere, dovrebbe essere chiaro a tutti che è tempo di serietà e non di distrazioni. Tanto meno di armi di distrazioni di massa per distogliere l’attenzione della pubblica opinione dai nodi veri dell’economia e dell’azione di governo.
È allora opportuno che il governo spari nel dibattito pubblico la questione del “tesoretto”? E c’è davvero un “tesoretto” da spendere nelle pieghe del nostro bilancio pubblico? La risposta è no, no secco, su entrambe le domande.»
Leggiamo nel Grande libro dei giochi di prestigio: «Il prestigiatore deve annunciare quanto meno sia possibile il giuoco che sta per presentare. In tal modo otterrà di sorprendere invece di essere sorpreso».
E invece tu, quante volte, Matteo, hai detto: «Troveremo le risorse?»
A presto.
Edoardo Varini
(15/04/2015)