Ragazzi, non so come dirvelo. Non va tutto bene

alt

Ragazzi, non so come dirvelo. Non va tutto bene

Ragazzi, non so come dirvelo. Non va tutto bene. Se accendo la radio sento solo stronzate. Perdonatemi questo linguaggio becero ma è un linguaggio aderente alle cose. Potrei – e tutti sapete con quanta facilità potrei – mantenere un tono ed un lessico aulico. Ma non è questo il tempo. Questo è il tempo dello strazio nascosto. Dello strazio che io non ho più voglia di dire pianamente. Lo voglio gridare. Senza sbavature. Senza sbraghi. Ma gridare.

Oggi ho sentito parlare di: a quanto ammonterebbe la perdita economica oraria di un eventuale blocco sul Brennero; dell’indagine per concorso esterno in associazione camorristica del presidente del PD campano Stefano Graziano; della portabandiera azzurra all’Olimpiade di Rio. Cose da nulla, di cui si discorre per ore. Con gli stessi commenti. Poi, per carità, possiamo dare rilevanza a tutto, ma il problema è che la nostra attenzione è limitata e dobbiamo scegliere le cose più importanti. L’importanza mediatica è un fatto relativo, non assoluto.

alt

Oggi la prima notizia da dare era questa: che Moody’s ha smontato pezzo per pezzo il mito delle PMI italiane, che sono quelle con il più alto indice di fallimento di tutti i paesi presi in considerazione: Belgio, Francia, Portogallo, Spagna e Gran Bretagna. Le PMI, signore e signori, che tutti dicono siano il motore dell’economia nazionale, sono in realtà solamente il cadavere che puzza di meno: il saldo aziende è fermo al 2008 ed il tasso di mortalità delle imprese supera di oltre l’1% quello di natalità.

Il nodo della questione, il nodo di tutta la marcescenza italiana, è che le PMI italiane non vengono finanziate da nessuno, che sono totalmente esposte ad un sistema bancario beota su cui lo Stato non può nulla e che private equity e venture capital da noi sono solo forestierismi buoni a riempirsi la bocca nell’ennesimo inutile convegno.

Questo Paese è diventato uno schifo che nessuno rappresenta nella sua verità. Circondati da sorrisi di cera di politici che vanno a cercare sostegno all’estero perché qui ormai li conoscono tutti, e c’è il rischio che se sorridi troppo ti becchi anche un «Vaffanculo pagliaccio». Sempre pochi, in verità, considerata la gravità della situazione ed il menefreghismo che l’accompagna.

Ho collegato l’IPhone alla radio – che ridere che ne siano per la prima volta in calo le vendite: avete scoperto solo oggi che anche Apple è in bolla? Fenomeni. -22% di utile rispetto allo scorso anno: adesso inventatevi qualche panzana per non far crollare le azioni, scribacchini della Terra di mezzo finanziaria. La sola.

Ho collegato l’IPhone alla radio, ho digitato su Google: «The Star Spangled Banner Jimi Hendrix», ho messo il volume a palla e mi sono commosso. Fatela oggi una denuncia così. Nani. Pseudo giornalisti, pseudo politici, pseudo intellettuali, pseudo artisti. Nani.

A presto. 

Edoardo Varini

(27/04/2016)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.