Sconfitta la notte della Repubblica avremo la disperazione moderata?
Oh, quanto do fastidio quando dico questa cosa. Quanto questa cosa infastidisce i moderati, gli acculturati, quelli che hanno sempre da consigliarti la lettura giusta per non vivere che nella lettura, quelli che si professano interessati agli altri ma poi cambiano il proprio ritratto del profilo Facebook tutti i santi giorni, quelli che tollerano soltanto tutto ciò che è identico a loro e che cioè non tollerano nulla, quelli che non si sono accorti che l’arte realista non esiste più, che i problemi sociali non hanno più rappresentanza né politica né artistica. Non ricordo di avere visto un film su un imprenditore suicida e penso che nessuno scriverà un libro o produrrà un film su Luigino morto impiccato con le tasche svuotate da Banca Etruria ed il masso dell’ipocrisia legato ai piedi.
Oggi l’Europa moderata gioisce per la sconfitta della cosiddetta “estrema destra” francese. Perché estrema non so. Ma pare che di estremo ci sia solo la destra. La povertà e la disperazione sono anch’esse estreme. Ci avete mai pensato socialisti e gollisti di Francia? Italoforzisti e pidiessini italiani? Oppure esistono una povertà ed una disperazione moderate? Percepire e difendere chi le patisce con partecipazione e urgenza è essere estremi? Non sempre si può campare dignitosamente fino alle prossime elezioni. Non sempre si può rinviare la riscossa identitaria di un popolo che ha smarrito il suo orgoglio, la sua determinazione, la sua antica forza a oltranza.
Il Front National non è riuscito a conquistare nemmeno una delle sei Regioni in cui era in testa dopo il primo turno. Le sedicenti forze democratiche dicono che per questo è finita la notte della Repubblica. E lo dicono senza ridere. Come se avessero vinto una nuova guerra di liberazione.
Il premier socialista Manuel Valls aveva evocato il rischio di una guerra civile – ma i moderati lo possono fare – e chiamato la Nazione a fare muro contro «il pericolo dell’estrema destra» incurante dell’incoerenza ideale e ideologica che ne è il presupposto. A Nord la sinistra ha votato compatta Sarkozy, a Sud il suo fedelissimo Christian Estrosi, il sindaco di Nizza, quello che aveva proibito chiedere l’elemosina per strada, quello che non voleva in città un solo immigrato in più. E pensare che Marine Le Pen voleva solo ridurne il flusso…
Davvero non vedete che la questione non è destra/sinistra ma sfruttatori/sfruttati della Terra? I tempi, questi tempi, questi nostri tempi, non sono moderati. Se vuoi comprenderli e raccoglierne e governarne gli umori non puoi essere moderato. Che troppo spesso significa non riflessivo e tollerante ma “offuscato”. Accecato dalla paura che l’estrema sofferenza del popolo si traduca in ribellione.
A presto.
Edoardo Varini
(14/12/2005)