Cercare il titolo nel giusto settore

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Se avete investito nel mercato, probabilmente avrete scelto un titolo che si trovava tra quelli in rialzo. Molti operatori staranno ad attendere un ritracciamento e ad una nuova ripresa. E alla fine quel che vi farà decidere di entrare sarà la sensazione di perdere una grande opportunità.

È così che spesso succede: a spingerci ad entrare è l’idea di poter perdere una grande opportunità di guadagno. Sfortunatamente si tratta il più delle volte del picco di prezzo.

Quel che invece può conferire un reale vantaggio all’investitore è valutare la stagionalità del settore: sapere in anticipo se il picco di prezzo corrisponde al massimo stagionale del settore rappresenta sicuramente un’informazione aggiuntiva al fine di evitarci di comperare ai massimi.

L’8 febbraio abbiamo visto diversi massimi in svariati settori e indici di mercato. Per esempio il Russell 2000, che rappresenta le small cap (IWM), lo S&P 400, che rappresenta le midcap (MID), lo S&P 500, rappresentativo delle large cap (SPY), ed il NASDAQ 50 (NXTQ) che non contiene Apple! Anche altri indici più reattivi, come quello dei semiconduttori (SMH) stanno facendo segnare nuovi massimi.

A fronte di un così ampio movimento di mercato diventa sempre più urgente capire se ci si trovi o meno a un picco. È il caso di andare lunghi?

In febbraio sono previste molte situazioni, ma vorrei focalizzarmi su questo importante evento. Verso la metà del mese, e precisamente per la Festa dei presidenti, osserviamo una tendenza del mercato a correggere, specialmente quando a inizio anno il mercato è salito. Esempio ne fu il febbraio del 2007, in cui in un solo giorno vi fu sullo S&P un declino di oltre 50.00 punti, come visibile nel grafico sotto.


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Armati di una tale informazione gli investitori saranno più prudenti nell’imminenza di un massimo ed i trader aggressivi potranno comprendere ancor meglio l’importanza di aspettare un top prima di shortare.

Mi pare un punto molto importante da comprendere: l’intero mercato azionario e non soltanto alcuni settori subiscono uno spostamento del rapporto domanda/offerta stagionale. Infatti nel mio ultimo libro, Mastering the Stock Market (di cui Edoardo ha già acquistato i diritti per la traduzione italiana), tratto la stagionalità nelle commodity, nelle valute, nell’azionario e nei vari settori addirittura nel primo Capitolo.

Molti trader dapprima analizzano il settore e solo in un secondo tempo esaminano i titoli più importanti che lo compongono, parliamo in questo caso di un approccio all’analisi di mercato “top down”. Tuttavia lo stock picking non si può ridurre all’acquisto di titoli all’interno di un settore forte. Occorre un secondo livello di analisi. Molte delle tecniche da impiegare sono descritte nel mio testo, specialmente i miei due strumenti preferiti: il Persons Pivot Study (PPS) e il Persons Filtered Pivot Point.

Proprio come quando dobbiamo identificare il picco stagionale di un mercato, così pure in questo caso dobbiamo stare ad attendere un’inversione o un “trigger”, un innesco. Il grafico sotto mostra il ribasso del 2007, allorché lo S&P scambiò proprio in prossimità della resistenza mensile del Persons Pivot e un segnale di vendita formato con il PPS coincise con un pattern che ho chiamato Low Close Doji. Questi set up sono trattati anche nel mio libro.

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E così la questione diventa: anche quest’anno avremo un simile setup ed un’analoga reazione del mercato? Io penso che avremo un mercato completamente diverso, sotto l’aspetto micro, macro e globale. Ad ogni modo ritengo che una correzione sia inevitabile e starò in attesa di un segnale di vendita PPS e di un pattern Low Close Doji.

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