Osservazioni di mercato per la settimana che termina il 1° febbraio

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Abbiamo molte trimestrali questa settimana, un incontro del Federal Market Open Committee (FOMC) e, ciliegina sulla torta, il report mensile sul lavoro.

Con molti analisti che dicono che ci troviamo a un top del mercato azionario, gli investitori ansiosi di togliere il denaro dal tavolo e così via. Al momento tutti gli indicatori che seguo sono ancora in territorio positivo, nessun chiaro segnale di vendita. Pertanto il rialzo è ancora nostro amico. Ma ricordate che l’amicizia dura finché durano le condizioni rialziste. Vi è una divergenza nel settore tecnologico, dal momento che sta avendo le stesse performance dell’S&P e i livelli di volume non sono granché. Ma, come recita il vecchio adagio, i massimi richiedono per formarsi più tempo dei minimi.

Abbiamo d’altronde indicazioni di una possibile inversione, una di queste è che ci troviamo alla vigilia del President Day Holiday. Al momento vediamo una certa rotazione settoriale dalla tecnologia verso i trasporti e gli energetici. Titoli come EMC Software (EMC), Seagate Technologies (STX) sono in deciso calo e pare la liquidità si stia spostando sui petroliferi come Baker Huges (BHI) Halliburton (HAL) e Devon Energies (DVN), solo per nominarne alcuni.

Apple è da acquistare?

Molti trader hanno gli occhi puntati sul brutto momento di AAPL, che ha aperto la settimana a 437.83, dando una concreta possibilità a chiunque volesse essere long sotto i 439. Infatti dopo l’apertura è stato scambiato addirittura a 435.86. Se non siete long, vedo ancora una possibilità di acquisto la prossima settimana a 445-425, ma non siate avidi, perché anche se ha davanti un P/E di 7 meno la liquidità, un margine lordo del 39%, entrate in crescita del 17% ed in Cina quasi del 70%, può ancora essere scambiato a un prezzo più basso. Il fatto è che se un hedge fund fosse in margin call e dovesse chiudere la posizione potremmo andare incontro ad un’altra ondata di vendite. E questo potrebbe innescare un’ulteriore discesa fino a 425. È per questa ragione che sarebbe preferibile mediare un po’ nel corso della settimana anziché stare ad attendere il prezzo più basso in assoluto.

Come ho sottolineato, Apple potrebbe essere scambiata a questo livello per diverse settimane e ciò per una serie di ragioni tecniche, una delle quali è che nei grafici c’erano dei gap di prezzo lasciati dall’anno scorso. Di solito dopo una lunga fase direzionale i mercati tendono a fare una pausa e consolidarsi per smaltire aggressivi movimenti di prezzo. Infatti questo è uno degli schemi di trading di cui ho parlato nel mio secondo libro intitolato Candlestick and Pivot Point Trading Triggers della Wiley & Sons.

Dopo una discesa di prezzo così distruttiva dai 705 di settembre fino al recente ribasso vicino a 435, è tipico che i prezzi si consolidino. Quindi siate disciplinati, comprate come professionisti, e cercate di comprare al miglior prezzo medio non al prezzo più basso.

A questi livelli mi aspetto quantomeno un consolidamento, a chiudere i gap che potete vedere nel grafico sottostante. È possibile che chi opera in opzioni applichi la strategia detta “credit spread”, che funziona meglio quando ci aspettiamo una fase di consolidamento o siamo in presenza di una piccola inversione di mercato. 

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Buon trading e un caro saluto a tutti. 

John Person

John

http://www.nationalfutures.com/

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