Verità di un mercante di pietre*
Pensavo fosse una strada
un sentiero verso le colonie assire
che ho percorso tante e tante volte.
Con astuzia
ho pagato banditi amurru
ho scavalcato montagne alla ricerca di lapislazzuli
ho guadato fiumi intralciato dalle vesti
e sono tornato carico di merci
per il mio cieco signore.
Ma per quanto abbia fatto
per quanta terra ruvida abbiano calcato le mie calzature di cuoio pregiato
mai ho potuto evitare
di sbagliare la strada
di confondere un bivio
segnato da teschi di onagro sbiancati.
E questa strada, che il Sole mi sia testimone,
questa strada di sabbia e sassi
qui mi ha condotto
qui
per quanto ritorta
e confusa.
Ora o capito, Ningal,
dove mi avrebbe dovuto portare.
Proprio qui,
davanti ai tuoi occhi venati di rosso.
E come ogni strada
proseguirà oltre te e ancora
perché non la strada finisce, Grande Signora che tante volte cambierai nome,
non la strada ma il cammino
quando le forze
quando la volontà
quando il fuoco
infine si spengono.
*Poesia seconda qualificata al Premio “Animosa Civitas Corleonis” 2012
***
Associazione Corleone Dialogos (Palermo) – www.corleonedialogos.it
L’altra Corleone – Turismo Responsabile
Corleone tra legalità, arte e natura
Il turista, il più delle volte, viene a Corleone alla ricerca dei luoghi di questo o quel mafioso, curioso di respirare “l’aria di mafia”, tra coppole e facce rincagnite dal male. Non sempre, però, i luoghi comuni hanno fatto i conti con la storia, rivelandosi talora stereotopi, buoni per le menti pigre. Certo, anche nella storia corleonese, come in quella di qualunque altro popolo, si alternano e si intrecciano luci e ombre, violenza e volontà di riscossa, mafia e antimafia, soggezione pavida e generosa ribellione. La nostra proposta è quella di vivere un turismo “diverso”, che vuole riscoprire la storia dei Corleonesi che non appartengono ai “pupari”. Eroi e santi sono il prodotto dell’umile gente, ma “animosa”, intraprendente e capace di creatività. La si vuole far conoscere nel suo ambiente, testimone di una storia gloriosa, attraverso i beni della cultura e della civiltà millenaria della Corleone centro esatto tra il nord e il sud della Sicilia romana, della città delle “cento chiese” e delle tradizioni antiche. Perché il turista porti con sé il ricordo dell’entusiasmo di rivivere un passato, ma anche un presente, degni di nota, oltre le zavorre di tanti pregiudizi.
http://www.corleonedialogos.it/l-associazione/216-turismo-responsabile-l-altra-corleone.html
Andrea Fiorini