Mi presta la penna?


Non scendere in campo, per scrivere con passione e vigore (disdoro forse?) – di quello che chiamare agone politico appare iperbole fortissima – è altrettanto fortissimissimo atto di ferrea volontà e auto costrizione.

Meglio sarebbe dire “castrazione”, ma vorrei ancora lasciare un po’ di pene… giacché le nostre non finiranno mai, finché proseguirà questa o quella vittoria di Pirro…

Scendere nell’agone, per scrivere e narrare di questo paludoso e melmoso Pasticciaccio brutto?… Converrebbe certo più obliar che chiosar, non fosse che ci siamo dentro tutti e fino alla giugulare, sebbene il sangue non lo si possa quasi più riscontare, in queste vene.

Ebbene e tuttavia, non me la sento davvero di affondare il coltello in un corpo morto, martoriato e preferisco ascoltare muto, ma solo un desiderio avrei…

Scrivere per due minuti con la penna di qualcun altro…

E allora…

S’io fossi Severgnini,

scriverei del cul degli italiani,

ora con Bersani, ora con Casini,

nell’appoggiare Monti e Montini (ei fu!) e Montecchi e Capuleti,

e per Guelfi e Ghibellini,

s’io fossi invece Feltri

partirei da quel Mattino arcoriano,

di leghe unite di trote e veltri:

Libero invero fu il quotidiano?

S’io fossi invece Signorini,

non mi curerei degli Scherzi,

ma mi farei da Parte con inchini,

già per offrir le chiappe a terzi, ma per Chi?… se al televoto di Amici consueti,

si sceglieranno comici e grillini.

Così s’io fossi un sol Fiorello,

imparerei che a scomparire zitti,

come ha scelto certo quello

s’incassa e contan più diritti,

S’io fossi il Benigni urlante,

m’appellerei alla Regina,

per cantarvi Dante

in versi, d’in sulla latrina.

Ma s’io fossi io,

come son e dove già finisco,

sol ancora timorato di Dio,

e al più dal fisco,

ecco che vi scriverei quasi in volgare,

e d‘un sonetto, farei stanze sparse,

per dir soltanto che queste parole care

dai Siciliani in poi furono apparse,

Dunque Borghezio,

pria di venderla agli USA,

sappia quale italiano usa.

Allora, Voi perdonate questa penna se di endecasillabi e sette nani, non rispetta il giusto passo, ma grosso sforzo si è compiuto a non esser più perfidi e taglienti.

Sebbene ai tagli ci si stia abituando, alla perfidia essendo adusi.

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