Operare in Spread significa costruire una posizione Long su uno strumento e Short sull’altro: quando, ad esempio, si compra un contratto Future Dax e si vendono simultaneamente 5 contratti Futures Eurostoxx si sta operando in spread. Spesso, quando costruiamo strategie con le Opzioni, stiamo operando in Spread: un Calendar Spread, ad esempio, implica l’acquisto, sullo stesso sottostante, ed usando lo stesso strike, di una opzione con scadenza lontana e la vendita di una opzione con scadenza più vicina.
Le motivazioni per costruire posizioni in Spread sono più di una: c’è chi fa Spread Trading per cercare di neutralizzare la propria esposizione al mercato, puntando sulla sovra-performance dello strumento che sta comprando rispetto a quello che sta vendendo, ma cercando, appunto, di mantenere una certa neutralità rispetto alle dinamiche del mercato. Una notizia che dovesse giungere, inattesa, su un cambiamento delle politiche monetarie di una Banca Centrale, tema abbastanza attuale oggi, che facesse crollare tutti i mercati, non impatterebbe sulla posizione in spread, dato che guadagneremmo su uno dei due lati – quello short – qualcosa di analogo a quello che perderemmo sull’altro.
…ma c’è anche chi fa Spread Trading secondo logiche più quantitative e meno discrezionali: è il caso di quanti fanno arbitraggio statistico (quindi un convergence pair trading) o di chi adotta strategie con le opzioni come il Calendar Spread di cui abbiamo accennato poco sopra (dove si cerca di approfittare di una diversa velocità di erosione dei premi delle opzioni comprate e vendute, così come di una diversa sensibilità alle variazioni della volatilità implicita di opzioni con scadenza differenti).
In questo articolo vorrei presentare un‘ulteriore metodologia per poter operare in Spread, sia utilizzando direttamente il sottostante (attraverso un contratto Future) sia utilizzando una strategia direzionale con le opzioni (dall’acquisto di una opzione Put o Call, ad un Vertical Spread): si tratta di una operatività basata sulle Stagionalità.
La presenza di finestre temporali, nel corso dell’anno, in cui si osservi una tendenza sistematica di un certo strumento finanziario a perfomare in maniera simile, anno dopo anno, non è certo una novità… Esistono siti web (come quello del Moore Research) che pubblicano analisi su queste finestre stagionali e sulla loro affidabilità. Da diversi anni, ormai, pubblico ogni mese decine di finestre stagionali, relative al mercato Azionario sul mio blog (http://www.lucagiusti.it) ma la maggiore affidabilità per queste finestre stagionali sembra ritrovarsi su mercati come quelli delle Commodities, dove dietro a queste stagionalità ci sono spesso motivazioni legate ai fondamentali di quella materia prima.
…e dato che molte Commodities hanno opzioni liquide, perché non approfittarne? Analizziamo la stagionalità della Soia (Soybeans) e del Frumento (Wheat) su grafici settimanali. Il primo grafico è relativo alla Soia, e presenta una stagionalità rialzista che dovrebbe perdurare fino all’estate (come indicato dalla freccia sul grafico). Le curve che vedete restituiscono una indicazione delle tendenze stagionali calcolate su diverse lunghezze (5, 15 e 20 anni) e sulla loro affidabilità (in termini di varianza rispetto al risultato medio di ogni singola annata presa in esame, che dovrebbe essere più bassa possibile).
…e questo il Frumento:
L’indicazione che sembra emergere è quella di una tendenza, nel corso degli anni, della Soia a sovra-performare il Frumento in una finestra temporale che inizia in questi giorni e prosegue fino a giugno. Naturalmente prima di entrare in posizione sarà necessaria cercare una conferma tecnica sui grafici di ogni sottostante, o direttamente sul grafico dello Spread (quindi del differenziale fra i due contratti Future).
Torneremo nei prossimi articoli sugli aspetti più operativi di questa metodologia di trading, che si può replicare sia utilizzando direttamente i contratti Future (in questo caso sulla scadenza di Maggio, con l’idea di cavalcare la tendenza fino ai primi di aprile) – anche i Mini, frazionando così l’ingresso e l’uscita in diversi momenti, sia dei semplici Vertical Spread con le Opzioni che hanno il vantaggio di predefinire il rischio massimo su ogni lato dello spread, garantendomi una migliore protezione da movimenti improvvisi causati da report o notizie. Per quanti volessero approfondirla in dettaglio siete invitati al seminario che terrò il 23 marzo dal titolo: “Spread Commodities”
(in questa pagina trovate il programma: http://www.qtlab.ch/index.php?option=com_content&view=article&id=9&Itemid=50)
Buon trading a tutti.
Luca Giusti