di Luca Giusti (www.qtlab.ch)
La volatilità Implicita (quindi la volatilità che gli operatori si attendono sul sottostante nel prossimo futuro) è una delle componenti più importanti da monitorare quando si fa trading con le opzioni, ma non tutte le piattaforme di trading permettono di graficarla, così poter ragionare sull’andamento degli ultimi mesi e rapportare il valore odierno con valori esibiti storicamente.
Sapere che oggi la volatilità implicita di SPY (l’ETF sull’indice S&P500) calcolata a 30 giorni ha un valore pari al 18% non sarebbe di grande utilità se non sapessimo che questo valore si posiziona sui percentili più alti degli ultimi tre mesi.
Per gli Indici più importanti, sono disponibili delle serie storiche degli Indici di volatilità calcolate nello stesso modo dell’indice di volatilità più famoso e osservato: il VIX…. Ma forse non tutti sanno che da un paio d’anni circa il CBOE (Chicago Board of Exchange) ha deciso di mettere a disposizione degli Indici di volatilità su alcune delle azioni più importanti quotate sul mercato americano.
Avere a disposizione una serie storica calcolata in questo modo, apre delle possibilità interessanti a chi intenda sviluppare dei sistemi meccanici che si basano sulla volatilità implicita per operare sull’azione sottostante. La qualità del dato sulla volatilità, infatti, calcolata in tempo reale, di volta in volta, partendo dai premi delle opzioni osservati in piattaforma, il più delle volte non era adeguata per quanti volessero fare operatività meccanica o comunque testare in maniera rigorosa strategie su dati affidabili e “stabili”.
In questa immagine si vede un sistema automatico che basa i suoi ingressi sulla volatilità implicita del sottostante, e che gira su svariati strumenti grazie al fatto che serie storiche simili al VIX, o a VXN (per il Nasdaq 100) o RVX (per il Russel 2000) o VXD (per il Dow Jones) adesso esistono anche per Google, Amazon, IBM, Apple, Goldman Sachs, così come su svariati ETF come GDX, XLE, FXI, EWZ, EEM…
Questo sistema opera su grafici Daily, su orizzonti di pochi giorni, e si presta bene (proprio per la ridotta permanenza sul mercato) anche ad essere tradato impiegando opzioni acquistate in luogo dell’azione sottostante (dato che tutti questi sottostanti hanno opzioni molto liquide e scambiate).
Nei prossimi articoli torneremo a parlare di questo sistema e, più in generale, di operatività basate su setup meccanici che si possono seguire anche utilizzando contratti di opzione invece che direttamente il contratto sottostante, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di controllo del rischio e in termini di leva che avremmo a disposizione.
…per adesso vi segnalo, invece, che mancano solo pochi giorni all’estrazione dell’abbonamento ai Segnali Operativi che abbiamo deciso di offrire sorteggiando fra tutti coloro che hanno messo un “Mi Piace” sulla pagina Facebook di QTLab! (qua trovate il regolamento: http://www.qtlab.ch/index.php?option=com_kunena&func=view&catid=2&id=14854&Itemid=4)
Buon trading a tutti