Osservatorio finanziario n. 19

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di Stefano Masa ideatore e titolare di QuantInvest®

Natale 2013. Cara Italia, non crediamo in quelli che ipotizzano una Tua ripresa nel corso del 2014 perché a differenza loro, ne siamo invece certi. Certi e privi di ogni dubbio. Come siamo certi allo stesso modo che solo “complicanze italiche dell’ultima ora” potrebbero rovinare e rovinarci la festa.

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Raffaello Sanzio, Sibille e angeli, Santa Maria della Pace, 1514, Roma. 

Cara Italia, come ben sai, l’agenzia di rating statunitense Standard & Poor’s ha confermato la sua view di lungo periodo con un giudizio «BBB»: tutto sommato – e ne sei consapevole – è andata bene, ma attenta, l’outlook resta negativo e per la stessa agenzia c’è una possibilità su tre che il rating possa subire delle modifiche nei prossimi dodici mesi, quindi massima attenzione.

Cara Italia, il Pil nel terzo trimestre 2013 ha evidenziato una variazione congiunturale nulla: è vero che i consumi e gli investimenti delle imprese sono ancora negativi ma è anche vero che il dato complessivo – anche se con saldo zero – non veniva così letto e rilevato da due anni a questa parte.

Cara Italia, recenti studi sottolineano la non completa uscita dalla crisi: lo sai e ne sei pienamente al corrente. Il tempo per pensare ed organizzare le dovute azioni è ormai passato, ora agisci, è nel Tuo e nostro interesse.

Cara Italia, si legge nel recente comunicato stampa di Assogestioni relativo alla “Mappa mensile del risparmio gestito” che «l’industria del risparmio mette a segno l’undicesimo mese consecutivo di raccolta positiva e a novembre fondi e gestioni di portafoglio raccolgono 4,8 miliardi di euro. Il dato porta le sottoscrizioni da inizio anno a quota 65,5 miliardi di euro (miglior risultato dal 1999, quando i fondi raccolsero più di 88 miliardi di euro), permettendo al settore di recuperare abbondantemente i deflussi degli ultimi due anni (-52,6 mld nel 2011 e nel 2012)». È un dato che avevamo (quasi) dimenticato e che riporta alla mente i famosi anni 2000: oggi siamo in una situazione totalmente diversa ma i numeri sono praticamente gli stessi; meritiamo di appartenere ancora alla connotazione PIGS? Non lo crediamo affatto come mai lo abbiamo creduto.

Cara Italia, ci congediamo augurando solo il meglio per il Tuo ed il nostro futuro. Riponiamo in te – ancora una volta – la nostra più serena fiducia e ammirazione. Rimaniamo attenti e disponibili ad ogni Tua richiesta e pronti a servirTi come sempre abbiamo fatto.

Cara Italia, tutto questo è stato e lo sarà (ancora) doveroso nei Tuoi confronti. Ora, però, non credi che l’anno alle porte sia l’occasione migliore per ricambiare la nostra fiducia?

Un’ultima richiesta: per l’anno prossimo, in questa stessa occasione, potremmo rivolgerci a te semplicemente per nome senza impiegare la consueta formula di apertura «Cara»? Certi della Tua comprensione, Italia, Ti auguriamo buone feste.

A Voi lettori e alle Vostre famiglie, un sincero augurio di Buon anno

 Arrivederci alla prossima settimana.

 

Stefano Masa – info@quantinvest.it

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