Osservatorio finanziario n. 4

di Stefano Masa ideatore e titolare di QuantInvest®

Chi sei tu che leggi?

Ne sono certo, sei certamente un lettore/investitore che cerca di farsi largo tra le ciniche considerazioni del famigerato Gordon Gekko protagonista del maestoso “Wall Street” e la claustrofobica esperienza di Maximillian Cohen nel film “Pi Greco – Il teorema del delirio”.

Nel mio ultimo intervento mi soffermavo sul rischio del “compromettersi” a seguito di errate valutazioni sui mercati finanziari; non soddisfatto andavo ben oltre tutte le più scontate aspettative e dichiaravo – consapevolmente – che avrei venduto tutto e parcheggiato il ricavato nella liquidità: oggi, sfruttando il famoso e più volte citato “senno di poi”, rimetto al vostro giudizio i risultati da me conseguiti con il mio precedente agire.

A seguito della scelta fatta e beneficiando inoltre sia del clima vacanziero che di questo inaspettato periodo “free-risk” per il mio patrimonio, nelle scorse settimane impiegavo parte del mio tempo riguardando alcuni film per così dire “must” in campo finanziario: l’indiscusso e celebre “Wall Street” ed il meno popolare ma sempre autentico “Pi Greco – Il teorema del delirio”.

Lasciatemelo dire: rivedere entrambi è stato come scoprire il Tao della finanza. Le due polarità Yin e Yang che vengono rappresentate come opposti ma allo stesso tempo parti complementari nelle due pellicole: gli spazi illuminati e senza confini della “grande mela americana” vissuta dal rampante yuppie Bud Fox opposto alle quattro pareti oscure e sporche della stanza di Maximillian Cohen; il vivere apparendo e mondano di Gordon Gekko (“Gekko il grande”) rispetto al “sopravvivere solitario ed isolato” del genio matematico all’interno del suo laboratorio; da una parte l’utilizzo di sostanze stupefacenti per far fronte ai ritmi insostenibili che i mercati finanziari (e non solo) travolgono gli attori del film di Oliver Stone mentre dall’altra parte si fa un uso di farmaci (a volte smisurato ma obbligatoriamente necessario) per poter calmare dolorosissime emicranie. E così via un susseguirsi di altri innumerevoli parallelismi che lascio a voi ricordare e collocare nella memoria. 

Sicuramente i giudizi da me espressi non potranno rappresentare elementi di critica cinematografica ma allo stesso tempo – posso affermare – contrariando però l’avido Gordon Gekko che le “notti intere ad analizzare quello spurgo di grafici, cosa ti hanno reso?” (parte tratta da un dialogo nel corso del film) hanno reso finora ottimi risultati: la soddisfazione di Voi lettori.

Prima di lasciarvi alla lettura del consueto focus informativo finanziario (*), vi riporto sinteticamente gli appuntamenti finanziari delle prossime settimane:

  • 10 settembre: l’Europarlamento voterà il bilancio pluriennale. L’Italia si vedrà assegnare 54 miliardi in sette anni

  • 13-14 settembre: inizio della discussione (in sede Ecofin) della proposta della Commissione UE sul meccanismo unico per il fallimento ordinato delle banche e la garanzia comune sui depositi

  • 17-18 settembre: si riunisce il comitato di politica monetaria della Fed nel corso del quale verranno chiariti ulteriormente i tempi di intervento del cosiddetto tapering cioè la riduzione degli stimoli monetari (Quantitative Easing). L’impatto sarà decisivo per i Paesi emergenti dove si potrebbero ripresentare ulteriori deflussi in caso di futuro rialzo dei tassi USA

  • 22 settembre: data-benchmark per i mercati (soprattutto quelli valutari) perché corrispondente alle elezioni tedesche. Al momento la riconferma della cancelliera Angela Merkel appare scontata

  • 30 settembre: entro la fine di settembre è previsto il pronunciamento della Corte tedesca sulla legittimità dell’Omt (lo Scudo BCE annunciato lo scorso agosto 2012 ovvero il piano di acquisto di Bond da parte della BCE per tutti quei Paesi che si trovano in difficoltà). Dagli operatori viene già scontata una sua accettazione

  • 2 ottobre: Consiglio direttivo della BCE con conferenza stampa di Mario Draghi

  • 15 ottobre: controllo preventivo UE. I paesi UE dovranno presentare una bozza della loro Legge di stabilità. Bruxelles – nell’eventualità – potrà richiedere modifiche in caso di “serie incompatibilità” con le regole del Patto di stabilità o con quanto previsto dalle raccomandazioni del semestre europeo.

Arrivederci alla prossima settimana.

Stefano Masa – info@quantinvest.it

(*) Per agevolare la lettura ed il confronto con i precedenti dati in questa edizione verranno riportate le analisi ed i commenti presenti nell’ultimo Osservatorio Finanziario pubblicato ad Agosto.


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