di Stefano Masa ideatore e titolare di QuantInvest®
Paese Italia. Mercoledì 6 agosto 2014. Caldo. Il caldo, dopo lunghe giornate piovose, inizia a riscaldare come ha sempre fatto in questo periodo. Un po’ in ritardo ma è arrivato. Non solo il naturale caldo agostano caratterizzerà l’odierna giornata, infatti nell’arco della mattinata, l’Istat diffonderà alcuni dati che (forse) segneranno inesorabilmente l’agenda odierna di tutti gli italiani e del loro prossimo futuro.
Paese Italia. Mattinata. Caldo. Diffusione dati Istat: la produzione industriale del paese ha segnato un aumento dello 0,9% destagionalizzato rispetto al mese precedente. In termini tendenziali – corretta per gli effetti del calendario – la produzione ha segnato un aumento dello 0,4%.
Paese Italia. Mattinata inoltrata. Caldo e si sfiorano i 30 gradi. Ulteriore diffusione dati Istat: nel secondo trimestre del 2014 il Pil è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% nei confronti del secondo trimestre del 2013.
Paese Italia. Recessione. Ebbene sì il Paese Italia è tecnicamente in recessione. Caldo. Un caldo che inizia a sentirsi.
Paese Italia. Piazza Affari, la Borsa telematica del Paese: i monitor delle sale operative evidenziano un profondo segno rosso sui moltissimi schermi: -3,34%. Fa ancora caldo. Un caldo non più climatico ma quanto più emotivo.
Emotivo. Corretto. Sì, un caldo di natura emotiva. L’emozione di tutti noi italiani o quanto meno della maggior parte di loro.
Gli italiani. Quelli che hanno risollevato la testa, hanno avuto e dato fiducia, hanno sperato, hanno creduto e – come sempre – hanno lavorato e lavorano duro. Hanno agito e fatto con i fatti ed i relativi dati lo confermano.
Ma purtroppo niente. Chi ha chiesto la (nostra) speranza, chi ha chiesto la (nostra) fiducia, chi ha chiesto la (nostra) speranza, chi ha chiesto il (nostro) lavoro, ad oggi – per l’ennesima volta – non ha ancora agito o quanto meno non ha ancora agito per il meglio. Per il nostro meglio, per il meglio di tutti, per il meglio del nostro paese. Né con i fatti come neppure con le parole.
Paese Italia. Perché funzioni così?
Paese Italia. Forse c’è una risposta o magari un paio o forse più. Infatti nel Paese Italia «Alcuni dati sono positivi e altri sono negativi, entrambi vanno letti. La situazione è inferiore alle nostre aspettative ma si va nella direzione giusta. Come questa estate, un po’ in ritardo, ma arriva». E ancora «Che la crescita sia 0,4 o 0,8 o 1,5% non cambia niente dal punto di vista della vita quotidiana delle persone».
Paese Italia. Primo pomeriggio. Sempre più caldo e con le previsioni meteo – che per i prossimi giorni – intravedono la consueta estate calda. La solita, come sempre, che «un po’ in ritardo, ma arriva».
A presto.
Stefano Masa – info@quantinvest.it