Osservatorio finanziario n. 43

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di Stefano Masa ideatore e titolare di QuantInvest®

Massa di increduli. Noi italiani siamo troppo scettici. Troppo. Dobbiamo avere fiducia. Fiducia nei politici e nel governo. Bisogna creder loro, al loro operato e alla loro guida. Credere: non costa molto alle nostre tasche ma forse più alla nostra anima e a volte all’intelligenza. Abbiamo finalmente un dato positivo e nessuno lo enfatizza a dovere: la pressione fiscale è scesa di 0,9 punti percentuali pari “solo” al 41,6%. Qualcosa sta cambiando ed è cambiato. Infatti è mutato il metodo per poterci deridere in qualità di cittadini e contribuenti.

Di recente introduzione il nuovo sistema europeo di conti Sec 2010, partito a settembre, e attraverso il quale saranno riponderati – con base di calcolo l’anno 2011 – tutti i conti nazionali dei Paesi dell’Unione europea.

L’Istat ha diffuso il ricalcolo previsto del Pil per l’anno 2011 ed in base alle nuove regole i nostri conti hanno subito un “indiretto miglioramento”. Il Pil del 2011 sale di 59 miliardi di euro ossia un +3,7% rispetto ai valori precedenti attestandosi pertanto a quota 1.638,9 miliardi rispetto ai precedenti 1.579,9 miliardi (stimati con il superato Sec 95).

A questa rivalutazione dei nostri conti hanno contribuito per 1,6 punti percentuali (24,6 miliardi) le «innovazioni metodologiche» introdotte dal nuovo sistema (di cui 1,3% è riconducibile alla capitalizzazione delle spese per ricerca e sviluppo). Le «attività illegali» (alcune però, non tutte. “Solo” la prostituzione, il contrabbando di sigarette e la commercializzazione della droga) incidono per uno 0,8% (15,5 miliardi) mentre la parte residua (1,3 punti percentuali) deriva dai numerosi «effetti dovuti alle innovazioni introdotte nelle fonti e nelle metodologie nazionali» (tra cui la cosiddetta “economia non osservata”).

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 Nobuyoshi Araki, Viaggio in Italia, 2008

Dopo aver miscelato e shakerato a dovere questi ingredienti ricchi di calorie e zuccheri ma privi di fibra e proteine, si ottiene una gustosa bevanda da assaporare tutta in un sorso: la nostra finanza pubblica ha un nuovo rapporto tra deficit e Pil del 2011 stimato al 3,5% e quindi con un miglioramento dello 0,2% rispetto alle precedenti stime. Saldo primario invariato all’1,2% del Pil. Ma soprattutto, massa di increduli, nonché popolo di scettici: la pressione fiscale risulta ora al 41,6% dalla precedente soglia che superava il 42%.

Avete assaggiato? Non notate nulla di particolare? Ma non riuscite a rendervene conto? È una bevanda buonissima. A noi italiani, nel nostro Paese Italia dove: lavorando poco (o quanto meno abbastanza poco) vista la disoccupazione nazionale a valori storici. Producendo il minimo dovuto (visto gli indicatori sulla produttività) ma  soprattutto  avendo nuovamente ripreso fiducia (che non costa moltissimo) ci hanno ridotto le tasse.

Le nostre tasse sono diminuite. Le nostre odiate tasse sono finalmente scese. Possiamo festeggiare.

Brindiamo quindi: a noi Italiani. Al nostro Paese Italia e alle nostre scelte politiche. Alla nostra ritrovata fiducia. E soprattutto alla nostra paziente, sempre e ancora paziente intelligenza. Cin, cin.

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