di Stefano Masa ideatore e titolare di QuantInvest®
È giunto il momento per l’applicazione del Sally-Anne test o più radicalmente tradotto in “Test della falsa credenza”. Il tutto si concretizza attraverso l’individuazione di una falsa credenza, la quale, matura e si rafforza, solo nella mente di un soggetto con – ovvia – eccezione della persona che produce ed induce l’altro individuo a credere. Peccato che a questa sperimentazione – generalmente – si sottopongano i bambini ma – attualmente – è bene sottoporlo anche a qualche adulto. A pochi milioni di adulti. A un intero paese. Al nostro paese.
In Italia si dice esserci molta fauna. Un paese ricchissimo di fauna. Già in passato – come ancora oggi – si commentano le gesta di moltitudini di “falchi” e “colombe”. Stormi organizzati di verosimili volatili eclettici che si caratterizzano per la loro armonia in volo. Gli uni contrapposti agli altri.
In Italia si dice esserci misteriosi e cupi esseri notturni. Nascosti nelle tenebre della notte, scorgono e osservano senza fare alcun rumore: ecco i temuti “gufi”.
In Italia si dice esserci sia “falchi” che “colombe” (come anche gli stessi “gufi”) di buona salute. Godono il loro vivere quotidiano stando in alto, molto in alto: un luogo dove si osserva il paese ed il mondo dall’alto verso il basso. Si intravedono persone, i loro rumori, ma nulla più. Si vola, si attende, si vive: solo e sempre in alto.
In Italia si dice esserci, all’opposto dei precedenti volatili, soggetti che vivono invece sul territorio, diciamo “in basso” – dove si vive il quotidiano e ci si “spezza la schiena” – e la vita è (abbastanza) difficile perché ci sono infatti “sciacalli”, “rosiconi”, “professionisti della ‘tartina’”, e anche ma soprattutto ancora qualche (o parecchi) “gufi”.
In Italia si dice esserci alcune semplici domande: in tale ambiente “naturale”, come e dove si pongono coloro che qualche mese fa assicuravano che il nostro Pil sarebbe stato più alto rispetto a quello che veniva indicato nelle precedenti previsioni? («Noi abbiamo abbassato le previsioni rispetto a quelle del governo Letta perché vogliamo cercare di essere più prudenti» e ancora «Meglio essere un po’ più prudenti all’inizio e poi lasciarsi un po’ andare, cosa che scommetto avverrà»). Come e dove si pongono coloro che a distanza di solo qualche mese dalla loro precedente affermazione ritornavano sui propri passi? (Sarà «molto difficile» arrivare alla stima del +0,8 di Pil per il 2014).
In Italia si dice esserci anche coloro ai quali non occorrono risposte immediate. Attendono. Sono la maggior parte.
Madeline von Foerster
Fuori Italia si dice esserci qualcuno che commenta questo nostro ambiente quotidiano. Cronaca di questi giorni: l’Ocse ha bocciato l’intero sistema “ambiente Italia” con una previsione per il 2014 di un calo del Pil dello 0,4% (contro il precedente 0,5% contenuto nell’outlook semestrale). Il nostro ambiente risulta essere il peggiore degli ambienti del G-7. Anche l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato le sue stime sul nostro Pil portandolo a zero dal precedente 0,5% (previsto in giugno).
In Italia si dice esserci (di qualche ora fa la dichiarazione) il Ministro dell’Economia che ha affermato: «Può darsi che quest’anno avremo un numero del Pil negativo, ma sarà molto più piccolo del passato».
In Italia si dice esserci persone alle quali, come detto, non occorrono risposte immediate. Basterebbero solo i fatti con magari qualche numero positivo (anche senza commento).
In Italia si dice esserci individui (la maggior parte della popolazione) impossibilitati ad essere assimilati alle precedenti fattispecie di volatili e/o altro. A quest’ultima categoria – di fatto la più numerosa – non serve ascoltare il suono delle parole che non trovano riscontro, serve solo una umile verità: la concretezza dei fatti perché in caso contrario, il rischio è credere in ciò che non è credibile.
In Italia si dice esserci un inizio dopo la fine. Iniziamo ora. Iniziamo magari sottoponendoci al “Test della falsa credenza”. Non essendo in grado di volare, non attenderemo molto.