Osservatorio finanziario n. 7

di Stefano Masa ideatore e titolare di QuantInvest®


Perché non si investe nel lungo periodo? Ovvero perché l’Osservatorio finanziario della Varini Publishing preferisce investire nel breve.

(terza ed ultima parte)

Nel contesto finanziario la teoria (dei buoni propositi) non trova quasi mai riscontro con la pratica (dei saldi di conto corrente bancario).

Nei precedenti interventi abbiamo approfondito le nozioni che caratterizzano l’investimento di “lungo periodo” ed i suoi relativi riscontri con la normativa vigente.

Consolidata la sfera della conoscenza (o della cosiddetta “teoria”) ora dobbiamo confrontarci con i dati dei mercati (o della cosiddetta “pratica”) e verificare se i risultati generati “sul campo” trovano un soddisfacente ritorno per tutti coloro che investono.

Nell’ultimo intervento settimanale veniva prodotto un allegato contenente la serie storica dei tre principali mercati azionari mondiali:

–        L’indice statunitense S&P500

–        L’indice europeo DJ Eurostoxx 50

–        L’indice asiatico Nikkey 225

I sottostanti sono stati rappresentati graficamente attraverso la loro denominazione in valuta locale con uno storico comune pari agli ultimi 25 anni (1987-2012).

Ai dati delle relative quotazioni sono stati inoltre sovrapposti quelli di performance media annua – registrati dopo 10 anni – attraverso l’impiego di una strategia buy & hold (v. grafici 1,3,5) e quelli relativi alla volatilità (v. grafici 2,4,6).

Di seguito la sintesi riepilogativa delle rilevazioni effettuate.

S&P 500

DJ EUROSTOXX 50

NIKKEY 225

VOLATILITA’ A 1 ANNO (valore minimo)

7,7303

9,1945

8,7836

VOLATILITA’ A 1 ANNO (valore massimo)

45,636

42,549

46,970

VOLATILITA’ A 1 ANNO (valore medio)

17,572

20,026

23,377

Volatilità registrata nel periodo 1987-2012

S&P 500

DJ EUROSTOXX 50

NIKKEY 225

PERFORMANCE A 1 ANNO (valore minimo)

-4,799

-5,349

-6,019

PERFORMANCE A 1 ANNO (valore massimo)

41,471

55,728

1,963

PERFORMANCE A 1 ANNO (valore medio)

12,830

12,765

-3,478

Performance conseguite nel periodo 1987-1997

Attraverso l’analisi delle precedenti tabelle è facilmente intuibile la seguente considerazione: tutti gli investitori che hanno impiegato i loro patrimoni a partire dal 1987 e rispettato un orizzonte temporale di “lungo periodo” (ovvero per una durata di almeno 10 anni) hanno realizzato performance medie annue positive (ad eccezione del mercato asiatico) ma assumendosi un rapporto rischio/rendimento pari a circa il 65% che in termini probabilistici si concretizza con un solo caso favorevole contro due di segno opposto.

Viceversa nel caso in cui un investitore abbia iniziato ad operare a partire dal 1998 – sempre adottando un’ottica di lungo periodo ed una strategia buy & hold – i dati sono sostanzialmente diversi:

S&P 500

DJ EUROSTOXX 50

NIKKEY 225

PERFORMANCE A 1 ANNO (valore minimo)

-4,799

-5,349

-5,393

PERFORMANCE A 1 ANNO (valore massimo)

8,494

4,352

1,963

PERFORMANCE A 1 ANNO (valore medio)

-0,098

-3,020

-3,150

Performance conseguite nel periodo 1998-2012

Semplici deduzioni:

–        Ovviamente ognuno di noi è libero di poter impiegare i propri averi come meglio crede soprattutto dopo aver risparmiato ed accumulato liquidità nel corso di lunghi anni

–        Come è facilmente riscontrabile nei dati, nessun mercato finanziario rispetta il proprio “cliente finale” (ossia l’investitore)

–        Quando il mercato finanziario si trova a remunerare colui che gli ha dato fiducia (ovvero sempre e solo l’investitore) chiede in cambio un prezzo molto caro in termini di rischio (paradossalmente trovandoci al Casinò a giocare al Rosso e Nerdi o il rapporto iniziale è al 50% rispetto al precedente 65%).

Semplice conclusione finale:

Bisogna conoscere sempre di più i dati e rispettare le informazioni che ogni mercato “nasconde” dietro un universo di numeri approfondendo obbligatoriamente prima tutti gli aspetti di “cultura finanziaria” per solo dopo approcciarsi alla cosiddetta “educazione finanziaria”.

Detto questo, la parola d’ordine diventa “cambiamento” e dallo scorso luglio l’Osservatorio finanziario della Varini Publishing cerca di contribuirvi offrendo dati e qualche parola a supporto delle vostre decisioni d’investimento.

Relativamente ai risultati finora conseguiti … basta semplicemente consultare il proprio saldo di conto corrente bancario.

Arrivederci alla prossima settimana.

Scarica l’allegato all’osservatorio finanziario

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