di Stefano Masa ideatore e titolare di QuantInvest®
Giù le mani da Christine
Dalla perquisizione avvenuta nella sua abitazione privata sono passati due anni. Era il 17 giugno 2013 quando il quotidiano “Le Monde” pubblicava gli appunti privati relativi ad una sua presunta lettera da indirizzare o indirizzata al Presidente Nicolas Sarkozy. Attraverso la lettura di questi suoi pensieri, Christine, la già forte Christine, sembra apparire come «estremamente servile» nei confronti del Presidente. A voi il giudizio consultando l’ormai nota e sfruttata fonte Wikipedia. Cinque punti, sintetici, precisi, puntuali. Proprio come lei nel suo operato quotidiano. Soprattutto ora perché a capo del Fondo Monetario Internazionale.
Christine Lagarde. Una donna forte. Potente. Decisa e decisiva soprattutto in queste ore. Il premier greco, assecondato dal suo esercito di politicanti, rinfaccia a lei l’attuale stallo del negoziato in corso tra Grecia e la triade di creditori: Commissione Europea, BCE e FMI. Quest’ultimo – al cui vertice siede Lagarde – vanta un credito pari a 1,6 miliardi di euro. Una somma importante perché in scadenza entro giugno; un importo oggetto di significativa attenzione (da parte del creditore) soprattutto perché – il debitore – non ha soldi per saldare il conto. La proposta dei creditori non si sposa con quella del debitore e viceversa. Sulla carta questo matrimonio sembra non farsi. Ma la colpa è attribuita ad uno solo degli sposi. Paradossalmente quello che – ad oggi – ha più ragioni (ed interessi) per volersi accasare per il meglio ed al più presto possibile.
Il rischio default-Grecia i mercati non lo “prezzano” abbastanza: i CDS a cinque anni mostrano valori molto lontani da quelli registrati nel periodo 2011/2012. È anche vero che nell’ultimo anno c’è stata una crescita esponenziale di acquisto di questa tipologia di assicurazione ma sembra che tutto sommato gli operatori non credano ad un fallimento così immediato. In effetti per una dichiarazione di insolvenza effettiva (far scattare i cosiddetti cross-default e cross-acceleration) occorrono un paio di mesi ma attualmente questa ipotesi sembra essere “lontana” ma comunque concreta.
CDS a 5 anni – periodo 2008/2015
CDS a 5 anni – periodo giugno 2014 / giugno 2015
Immaginiamo uno scenario a parti invertite: caro (in senso economico) Alexis (Tsipras), se si trovasse al posto di Christine (Lagarde) come si comporterebbe? Cosa farebbe per riavere i propri denari? Come agirebbe per riottenerli al più presto? Con quale atteggiamento si rivolgerebbe nei confronti del suo debitore sapendo che risulta essere “moroso” da numerosi anni? Rinnoverebbe la fiducia?
La situazione troverà una adeguata svolta a breve. Christine conseguirà il suo obiettivo. Un risultato magari diverso nella sostanza (l’ennesima volta) ma comunque improntato alla risoluzione – in chiave tattica – dei negoziati.
Strategicamente invece Christine dovrà ancora lottare. Ma non mollerà. Lei è forte. I mercati finanziari lo sanno ed i loro prezzi lo indicano ogni giorno.
Christine sa bene che la sua vittoria è molto vicina ma solo posticipata. Vincerà di sicuro.
Il pareggio non è previsto.