Osservatorio finanziario n. 77

di Stefano Masa ideatore e titolare di QuantInvest®


+54,04% della Varini Publishing in un anno di borsa.

Nulla di importante: sono numeri. Solo i nostri numeri


I risultati da noi ottenuti hanno destato scalpore. Molti lettori ci hanno scritto complimentandosi per le performance realizzare attraverso le indicazioni operative pubblicate in collaborazione con la testata giornalistica finanziaria trend-online.com. Per le parole a noi indirizzate ringraziamo tutti sentitamente. È anche opportuno però rispondere a tutti coloro che hanno richiesto – correttamente – la comparazione tra il nostro operato e gli altri soggetti presenti che, operando sui mercati finanziari nella stessa categoria di appartenenza e nello stesso periodo analizzato, hanno generato altrettanti numeri.

Ovviamente questo dato era in nostro possesso fin dall’inizio ma per nostra esplicita volontà non abbiamo ritenuto opportuno pubblicarlo per evitare gratuiti trionfalismi: non è nostro interesse primeggiare, anche se in termini assoluti, i nostri risultati sono notevoli e decisamente a nostro favore.

Continua però ad essere doverosa la nostra intenzione nel garantire a tutti voi la massima trasparenza e pertanto pubblichiamo un estratto comparativo tra le performance da noi conseguite e quelle dei gestori professionisti impegnati nella gestione dei patrimoni attraverso strumenti finanziari del risparmio gestito.

Clicca qui per la tabella comparativa

Per tipologia di approccio e strategia d’investimento adottate, la selezione ha previsto un ranking composto da 139 operatori appartenenti alla “Categoria Bluerating – Ritorno assoluto / Long-Short Strategy”. Oltre al numero in termini di performance ottenuta abbiamo ritenuto opportuno affiancare quello riconducibile alla volatilità annualizzata al fine di poter valutare l’efficacia della gestione in funzione del rischio assunto nel corso dell’anno.

Come si può constatare occupiamo il primo posto.

Un primato oggettivamente significativo non solo per il famigerato “cosa” (ovvero la performance) ma soprattutto per il fattore più importante – almeno per noi viene considerato così – “come”, ossia il modo di ottenere questi risultati (rappresentato dalla cosiddetta deviazione standard o più semplicemente chiamata volatilità).

Dalla valutazione dei dati presentati può sorgere una semplicistica sintesi che porta alla seguente affermazione: si è rischiato “di meno” ma allo stesso tempo si è guadagnato “di più”. In parte è stato così ma non completamente.

Il rischio è stato quello del mercato azionario domestico e le caratteristiche dell’investimento erano tutt’altro che facilitate (v. i parametri presenti nella nota informativa sul sito). Probabilmente i dati confermano quanto già in precedenza è stato da noi abbozzato nel corso degli anni trascorsi (v. Osservatorio finanziario n. 20 e n. 57).

Per noi della Varini Publishing quanto ottenuto è solo un numero e come tale vorremmo considerarlo. Lasciamo a voi ogni altro tipo di commento mettendovi però in guardia attraverso il monito di Erodoto: «Fra le pene umane la più dolorosa è quella di prevedere molte cose e di non poterci far nulla».

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