di Edoardo Varini
Un anno di editoriali di un intellettuale che non si è mai posto il problema di essere scomodo ad altri che a se stesso.
«So perfettamente che ogni tempo ha i suoi eschata e che gli eschata sono sempre presenti nella storia. Ma non è questo il punto. La questione è che ormai siamo arrivati – e la lettura di molti fra questi editoriali me lo ha confermato – a una svolta qualificante; che il nostro è il tempo della scelta e del cambiamento o della rovina. Nulla d’esterno batterà la Modernità occidentale, che si è incarnata nell’ultimo mezzo secolo nel turbocapitalismo e nell’instaurazione spietata della dittatura della Finanza e della Tecnologia unite e alleate, tese al profitto e allo sfruttamento dei popoli e indirizzati verso una sempre maggiore concentrazione delle ricchezze. I vincitori della prima guerra mondiale, dando vita come il dottor Frankenstein a un mostro generato dagli avanzi ricuciti del vecchio cadavere liberal-liberista ch’era già morto alla fine del secolo precedente, dopo essersi liberati dei totalitarismi che avevano malamente ed equivocamente provato a contrastare, ci hanno condotto al mondo dominato dalle lobbies nel quale, al di là di alcune superstiti finzioni giuridiche internazionali, non esiste più giustizia, né senso dei diritti pubblici e comunitari, né misura, né dignità. Un mostro che governa mediante la cultura egemone dell’egoismo bulimico mentre lascia spazio a quanti accettano di farsi di esso subalterni solo per quella che papa Francesco ha chiamato la “cultura dell’indifferenza”. Davanti a quest’incubo, il futuro immaginato da Orwell diventa un Paradiso.»
Franco Cardini
Recensisci per primo “Da Piazza Maggiore ad una nuova destra”