31/08/2012 – Forze di governo

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Con i deretani appoggiati alla roccia, le spalle anch’esse e la palla del tamburello in bocca fissata con lo scotch, le forze di governo confermano quanto deciso dai “tennici” superpartes sedicentisi.

Stare in questa posizione, assertivi e asserviti con gli occhi  spalancati (che non ti conviene dormire) si chiama «Possedere il senso di responsabilità».

«Noi – dice uno – siamo quelli dell’Europa».  «Noi – dice l’altro – siamo i giovani più giovani». «E con  noi – urlano in coro gli altri – basta la parola!».

Nonostante il senso di responsabilità riescono ancora ad articolare qualche  bolso slogan, dimostrando, se ce ne fosse bisogno, che la réclame è la verità al fondo di ogni cultura di governo e non solo di governo.

Coniglietti Duracell dilaniati dal desiderio di intonare contro i non amati tennici il coro del “dura minga”, non possono che rimpiangere i tempi del “bunga bunga”, della più succulenta, turgida, gonfia metafora del potere alla quale aderire anima e corpo o alla quale opporsi anima e un po’, ma solo un po’, di corpo.

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Vero è che tanta assertività è dai tennici ricompensata con il riconoscimento di alcune ore di piena assunzione di ruolo nelle quali le forze di governo hanno modo di dibattere, scontrarsi, accordarsi, accoppiarsi sulla  legge elettorale, sulla procura di Palermo, sul caro bollette e sul calcio scommesse.

I tennici lasciano ai Coniglietti Duracell solo quelle che a loro paiono frattaglie: e cosa può essere per essi, mai eletti, se non frattaglia una legge elettorale?

Con subdola strategia i tennici tolgono e mettono: tolgono le vere leve, lasciano quelle finte. Cassano le prerogative, chiudono un occhio sui privilegi. E i coniglietti Duracell, che identificano la sovranità con l’autotrasporto, dall’essere scortati, lampeggiati e palettati, traggono gratificazione personale e disprezzo pubblico.

Si potrà andare avanti così per molto tempo?

Su altri tavoli gli accordi, probabilmente da tempo, sono stati siglati. Qualcuno ha siglato lo scambio tra sovranità e pecunia: una mera formalità.

 

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