Il Rosatellum: la politica come virtuosismo funebre

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Il Rosatellum: la politica come virtuosismo funebre

Approvato ieri alla Camera il disegno di legge elettorale che assicura l’ingovernabilità. Ne sono responsabili il Pd, Lega Nord, Forza Italia, verdiniani, fittiani, Civici e Innovatori. Forse però “civici” è un refuso. Forse è “cinici”. Sull'”innovatori” stendiamo un velo pietoso, come il sudario del Cristo velato del Sanmartino nella Cappella Sansevero.

Una legge elettorale che scontenta tutti, dicono, e che forse proprio per questo è buona. Ma non è vero che scontenta tutti. Accontenta tutti coloro che non intendono la politica come governo della cosa pubblica e  – l’abbiamo visto ieri – sono la maggioranza degli astanti alla Camera.

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Ettore Rosato, il personaggio bigio eponimo, capogruppo del Pd alla Camera, ha twittato: «Ora il Parlamento sia responsabile». Ora che ha in mano una legge per solidi governi, forse intendeva. E mentiva. Spudoratamente. O manifestava un’ancor più spudorata ignoranza.

Con questa legge che prevede un terzo dei deputati eletti con l’uninominale ed i due terzi col proporzionale oggi non sarebbe possibile nessuna coalizione maggioritaria. Né lo sarebbe secondo ragionevoli previsioni.

È pazzesco. Pensateci bene. Su questa indecenza è stata posta la fiducia. È un attentato alla democrazia. Riuscito. O che riuscirà a breve, in Senato.

Continuate a votare questa gente. O il Movimento 5 Stelle, che nel 2013 prese il 25% e lo buttò alle ortiche. A chi fece il favore? E se erano come erano elezioni democratiche che senso ebbe parteciparvi al di fuori di una logica di coalizione? O il 51% o niente! O erano e sono incoscienti o volevano e vogliono ancora il niente.

A presto. 

Edoardo Varini

(13/10/2017)

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