di Marco Marani

Sì, viaggiare!

«Dolcemente viaggiare, rallentando per poi accelerare, con un ritmo fluente di vita nel cuore…». Viaggiare, scoprire, conoscere, assaporare. Ormai più nessuno è pronto a precludersi questa fantastica possibilità, nonostante il periodo, economicamente parlando, non sia roseo per nessuno, soprattutto oggi in un mondo così globalizzato, in cui le distanze praticamente non esistono più.

Una condizione di vita, quella del viaggio, assolutamente necessaria, che non ha né età, né genere, né nazionalità. Ed è proprio per questo, che nonostante debba farmi i conti in tasca ogni giorno – da bravo studente fuorisede – su come arrivare a fine mese senza sforare il budget, decido, costantemente e chissà forse testardamente, di avventurarmi il più possibile al di fuori dei confini nazionali. Come? Grazie all’incredibile boom di piattaforme di socializzazione e condivisione che fanno ormai dell’incontro e della sharing economy un must indiscusso per i viaggiatori low cost.

Dal muoversi, al dormire, passando per il cibo, tutto è possibile. I costi di una vacanza possono essere ridotti all’osso, certo bisogna avere una certa capacità d’adattamento e perché no alla socialità. Durante l’ultimo viaggio ad esempio, nel quale ho attraversato tutto il sud della Spagna da Cádiz a Barcellona, sono riuscito a spendere 35 euro per dormire in sedici giorni.

Tutto questo grazie a siti come Couchsurfing e Aribnb, e spostandomi grazie a Blablacar e Hitchwiki. Piattaforme e metodi di viaggio che ti permettono di muoverti e dormire a pochissimo, ma anche di conoscere tantissime persone del luogo, le quali ti daranno la possibilità di essere turista in modo completamente diverso, e di apprezzare al meglio i luoghi, le usanze e i costumi, piuttosto che un cioccolatino sul cuscino. Nelle prossime settimane vi racconterò in tre puntate dedicate allo spostamento, al pernottamento e all’alimentazione, come, grazie all’uso di questi siti e un po’ d’inventiva, è possibile visitare ogni angolo del globo.