Update 09/07/2013

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Massimo Siano, Head of Italian Market di ETF Securities

Quali sono le ultime evidenze sul mercato degli exchange traded product su materie prime?

Gli Exchange Traded Product (ETP) su materie prime hanno visto deflussi record nel secondo trimestre del 2013. La causa è principalmente imputabile al rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti dove le aspettative di una fine anticipata dell’acquisto di bond da parte della Federal Reserve (FED) e un rafforzamento del dollaro hanno avuto un peso rilevante sulla percezione degli investitori. La combinazione di una forte e improvvisa flessione nelle quotazioni dell’oro e i conseguenti grandi deflussi registrati dagli ETP che hanno il metallo come sottostante, hanno determinato perdite  consistenti all’interno degli asset di questi prodotti che replicano il prezzo delle materie prime. Una flessione costata 49 miliardi di dollari USA per un totale in gestione sceso a circa 127 miliardi, il livello più basso dal secondo trimestre 2010. È interessante notare che i deflussi legati agli ETP sull’oro hanno avuto il loro picco lo scorso aprile 2013, con vendite più moderate in giugno e luglio.

Quali sono stati i trend principali?

Gli Exchange Traded Product (ETP) hanno registrato deflussi trimestrali da record a causa della forte e improvvisa flessione del prezzo dell’oro e delle vendite degli ETP correlati a questo metallo che hanno visto principalmente investitori tattici e di momentum liquidare le proprie posizioni.  Adesso, il totale degli investimenti del trimestre in ETP su materie prime è pari a 127 miliardi di dollari rispetto ai 186 miliardi in gestione alla fine del primo trimestre 2013.

Per due terzi la flessione registrata nel secondo trimestre 2013 dagli asset degli Exchange Traded Product (ETP) su materie prime è stata causata principalmente da cadute di prezzo, la restante parte, invece, è generalmente da attribuirsi ai deflussi. I movimenti di prezzo che hanno riguardato l’oro rappresentano il 51% della flessione complessiva registrata da questi asset. I deflussi netti totali, invece, sono stati di 19 miliardi di dollari e il 97% delle vendite ha riguardato proprio il metallo giallo.

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Quale sottostante sotto i riflettori?

Il Platino è stata la principale nota positiva del trimestre con 712 milioni di dollari di investimenti. I Gli attuali fondamentali di domanda e offerta insieme con le crescenti preoccupazioni sul futuro della produzione in Sud Africa a causa sia delle controversie lavorative che della penuria energetica, hanno spinto gli investitori a costruire posizioni nonostante il sentiment negativo verso le materie prime. Il palladio ha registrato forti flussi in aprile e maggio. Tuttavia, gli investimenti hanno avuto un’inversione in giugno a causa delle preoccupazioni sulla crescita cinese – dove l’impiego del palladio utilizzato in larga parte nella costruzione di autocatalitici a benzina pare stia giungendo al termine – bloccata dalle ristrette condizioni di liquidità interna.

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