Update 10/09/2015

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di Massimo Siano, Head of Southern Europe per ETF Securities

Calano le paure sulla Cina ma gli investitori in commodities si mantengono difensivi sulle previsioni dei tassi Fed

Il rimbalzo del sentiment economico ha visto nell’ultima settimana un incremento dei prezzi delle commodities cicliche, ad eccezione del settore agricolo. Nonostante il maggiore ottimismo sull’attività economica americana – un mercato del lavoro più stretto e un Beige Book solido – gli investitori hanno mantenuto una posizione relativamente difensiva, e l’oro è stata la commodity che ha ricevuto i più alti afflussi. L’ottimismo sulla crescita globale mette in ombra le paure di una frenata cinese, per questo motivo ci attendiamo che i mercati delle commodities continuino a vedere dei benefici, anche a fronte di un aumento del dollaro americano, come nella scorsa settimana. La Fed giace all’orizzonte.

Gli investitori difensivi spingono la terza settimana di afflussi negli ETP sull’oro. Le riflessioni del G20 nel weekend hanno preso in considerazione i timori sulla volatilità del mercato cinese ma le conclusioni o i dettagli hanno scarseggiato. Insieme all’ipotesi di un rialzo dei tassi Fed nel 2015, gli investitori mantengono una posizione prudente: sia l’oro che l’argento hanno ricevuto solidi afflussi. Gli ETP lunghi sull’oro hanno ricevuto circa 265 milioni di dollari americani nelle ultime tre settimane, ed è probabile che questo trend proseguirà, soprattutto grazie ai tentativi degli investitori europei per trovare una soluzione in grado di tamponare un ulteriore deprezzamento dell’euro. Certamente la BCE sempre preparata ad incrementare la propria azione sul fronte degli stimoli dopo il meeting della scorsa settimana e l’oro continua a fornire un buon rifugio contro la perdita del potere d’acquisto internazionale dei cittadini dell’Eurozona: le quotazioni dell’oro in Euro hanno visto quest’anno un aumento di circa il 3%. L’argento ha ricevuto i più alti afflussi in 22 settimane, per un totale di 7.8 milioni di dollari americani, dopo un aumento del 3.1%.

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Una serie di nove settimane di afflussi interrompe il profit taking negli ETP sul petrolio. Gli aumenti che di settimana in settimana hanno segnato il prezzo del greggio hanno portato gli investitori a diminuire l’esposizione al settore dell’energia. Questi incrementi sembrano piuttosto prematuri, con le scorte americane che la scorsa settimana hanno visto il maggiore rialzo da aprile. Le riserve superano infatti del 20% la media quinquennale, per quanto si trovino in un momento di declino stagionale, il che indica un eccesso di forniture sul mercato. I deflussi registrati nella scorsa settimana sono stati pari a 45.9 milioni di dollari americani e sono stati dominati dagli ETP esposti al WTI americano. Nel frattempo, l’ETFS Daily Short WTI Crude Oil (SOIL) ha ricevuto i più alti afflussi in 15 settimane, per un totale di 6.9 milioni di dollari americani, confermando l’idea di una potenziale debolezza all’orizzonte.

Con il rimbalzo del sentiment l’ETFS Short Copper (SCOP) vede i più alti deflussi in 17 settimane. L’ETFS Short Copper ha registrato 5.8 milioni di dollari americani di deflussi. Ciò, insieme ai 3.3 milioni di dollari USA di afflussi negli ETP long sul rame, indica un deciso spostamento nel sentiment negativo che prima affliggeva il settore dei metalli industriali. L’ETFS Aluminium (ALUM) ha ricevuto i più alti afflussi in quattro settimane: le riserve globali hanno raggiunto i minimi da 6 anni.

Il grano guida i primi afflussi nel settore agricolo da quattro settimane. Gli investitori sembrano ignorare l’eccesso globale di scorte che nelle ultime settimane sta esercitando un impatto negativo sui prezzi del grano: gli afflussi negli ETP long sul grano hanno raggiunto i massimi valori in tre settimane e si sono mantenuti positivi in cinque delle ultime sei, per un totale nel periodo di oltre 20 milioni di dollari USA. Lo zucchero è stata ancora una volta la commodity agricola con la miglior performance, grazie al sostegno ai prezzi derivante dalle condizioni climatiche più umide in Brasile e dalle paure di un impatto di El Nino sulla produzione indiana. Finora gli investitori non hanno sfruttato al meglio i guadagni dello zucchero nell’ultimo mese, con deflussi per 6.5 milioni di dollari americani.

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