Update 3/06/2016

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di Massimo Siano, Head of Southern Europe per ETF Securities


Un’opportunità per l’acquisto dell’oro con la continua pressione sui prezzi


  • Gli ETP sull’oro hanno registrato deflussi pari a 53 milioni di dollari americani con la continua diminuzione dei prezzi dopo gli ulteriori segnali di un possibile aumento dei tassi a giugno
  • Il calo più ampio del previsto nelle scorte di greggio americano ha fatto salire il brent a oltre 50 dollari americani al barile per la prima volta da novembre 2015
  • Il trend dei flussi degli ETP nei metalli industriali è volatile ma più diversificato nel settore delle commodity.

Gli ETP sull’oro hanno registrato i secondi deflussi settimanali più ampi nel 2016, mentre i prezzi si avvicinano al livello più basso in due mesi. In linea con le minute “hawkish” del FOMC diffuse il 18 maggio, i funzionari della Federal Reserve (Fed) hanno lasciato intendere una maggiore probabilità di un nuovo rialzo dei tassi a giugno, in un contesto di preoccupazione sulla Brexit. Le probabilità comunque, basate sui Fed Futures, restano basse, al 30%, evidenziando che l’incertezza sulla mossa della Fed potrebbe continuare a incidere sul prezzo del metallo fino ad allora. Il dollaro americano, dall’altro lato, è aumentato del 2.7% nel mese scorso, rafforzando l’attuale pressione ribassista sulle commodities. Il nostro modello ci permette di ritenere che il fair value dell’oro sia a 1,250 dollari americani all’oncia, supponendo un’inflazione al 2% negli USA e un ritorno a 75,000 delle posizioni nette speculative. Riteniamo quindi che il livello attuale del prezzo dovrebbe essere considerato come un’opportunità di acquisto per gli investitori.

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Gli ETP sul petrolio hanno registrato deflussi per la settima settimana consecutiva, con la continua ripresa dei prezzi. I prezzi del petrolio sono aumentati dell’1.6% la scorsa settimana, scambiando a oltre 50 dollari americani al barile per la prima volta da novembre 2015. Gli ETP sul petrolio quindi hanno registrato deflussi per la settima settimana consecutiva, soprattutto quelli sul WTI. Mentre il benchmark del petrolio americano al momento scambia a livelli leggermente inferiori alle controparti europee, gli investitori temono che la produzione di shale oil americano possa tornare più rapidamente del previsto, frenando il potenziale aumento di prezzo del WTI mentre il brent dovrebbe continuare a trarre vantaggio dall’esaurimento progressivo della produzione di petrolio nel Mare del Nord. Le scorte di petrolio americano sono diminuite più del previsto nell’ultimo report dell’EIA americana, in un momento in cui anche la produzione americana ha continuato a diminuire, fornendo sostegno ai prezzi del petrolio. Riteniamo che il meeting dell’OPEC non avrà un impatto significativo sul mercato globale del petrolio. Sia l’EIA internazionale che americana hanno alzato la previsione sulla domanda globale per il 2016 a 1.4 milioni di barili al giorno, legando la stima alla maggiore domanda dalla Cina e dall’India.

Gli ETP sui metalli industriali hanno registrato afflussi netti pari a 38 milioni di dollari americani nel 2016. Mentre i flussi restano altamente volatili da una settimana all’altra, il momentum si rafforza, gli ETP sui metalli industriali sono stati l’unico settore delle commodity a registrare flussi positivi la scorsa settimana. L’interesse degli investitori si è orientato tradizionalmente sugli ETP sul rame e sull’alluminio. Rileviamo comunque che il trend dei flussi recenti suggerisce un’esposizione più diversificata al settore, gli ETP sul nickel stanno registrando al momento flussi positivi rispetto allo scorso anno. I segnali in aumento di una stabilizzazione dell’economia cinese e i continui tagli al capex dalle società minerarie sostengono i prezzi dei metalli industriali.

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