Update 25/05/2015

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di Massimo Siano, Head of Southern Europe per ETF Securities

L’hedging degli investitori favorisce l’oro

La Grecia è riuscita a racimolare i 750 milioni di euro da destinare all’FMI, ma il fatto che per ottenere quella somma abbia dovuto ricorrere alle riserve detenute nel suo conto di riserva presso il FMI è stato motivo di preoccupazione. Con coperture così limitate, il rischio di implicazioni è ora davvero elevato. I dati sul PIL tedesco relativi al primo trimestre sono più deboli del previsto; ciò, in aggiunta al downgrade delle previsioni sul PIL del Regno Unito da parte della Bank of England e a una serie di dati mediocri sulla Cina, indica che il monetary easing delle maggiori banche centrali continuerà per il prossimo futuro. L’oro ha risposto con decisione, registrando un balzo del 3.2% nella settimana, mentre l’argento ha guadagnato il 6.4%.

Gli ETP sull’oro vedono tre settimane consecutive di afflussi. Il recente rally dei prezzi dell’oro e la crescente preoccupazione dei mercati in merito alla situazione della Grecia e ai tassi di crescita europei hanno rafforzato l’interesse nei confronti dell’oro. La scorsa settimana gli ETP sull’oro hanno registrato afflussi pari a 11.1 milioni di dollari americani, in aggiunta ai 62.3 milioni complessivi delle due settimane precedenti. I dati rilasciati la scorsa settimana dal World Gold Council hanno evidenziato soltanto un modesto calo della domanda di oro nel primo trimestre del 2015, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; la domanda di investimenti è aumentata grazie agli afflussi sugli ETP.

Terza settimana consecutiva di afflussi per i metalli industriali, guidati dall’ETFS Copper (COPA). Il COPA ha ricevuto 4.8 milioni di dollari americani dopo che, con la revisione al ribasso delle previsioni sulle scorte, il prezzo del rame è aumentato il mese scorso del 7.6%. L’International Copper Study Group ha previsto un surplus nelle scorte negli ultimi anni; in realtà il mercato ha concluso l’anno in deficit. L’ICSG tende a non considerare l’interruzione dei processi produttivi che si verifica in occasione degli scioperi dei minatori, di incidenti e chiusure di porti. Ancora una volta per il 2015 le sue previsioni parlano di surplus, ma la recente inondazione in Cile ha già rappresentato una battuta d’arresto per la produzione globale.

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L’ETFS Wheat (WEAT) registra la quinta settimana consecutiva di afflussi. Dopo aver raggiunto due settimane fa il livello più basso da cinque anni a questa parte, la scorsa settimana i prezzi del grano sono cresciuti del 7.7%. Gli investitori hanno preso posizione negli ETP sul grano alla ricerca di affari, dato che i prezzi dei sottostanti rimangono bassi. La scorsa settimana il WEAT ha ricevuto 3.7 milioni di dollari americani. Per quest’anno gli agricoltori statunitensi prevedono di ridurre il quantitativo di grano da coltivare: per questo motivo ci aspettiamo una diminuzione delle forniture. È improbabile che le condizioni meteorologiche pressoché perfette dello scorso anno si ripetano anche in questo. La scorsa settimana l’Australian Bureau of Meteorology ha dichiarato che al momento siamo entrati nelle prime fasi di El Niño, che potrebbe avere una forza piuttosto considerevole. Tipicamente questi eventi atmosferici rendono Paesi come l’Australia e l’India più caldi e asciutti del solito e potenzialmente sono in grado di arrecare danni ai raccolti di grano.

La ricerca dei profitti negli ETP sul petrolio prosegue per l’ottava settimana consecutiva. Sia il Brent che il WTI sono cresciuti dell’1.6% la scorsa settimana. Come era prevedibile, alcuni investitori hanno cercato di realizzare profitti: i deflussi sono stati pari a 8.6 milioni di dollari americani. La scorsa settimana l’OPEC ha annunciato di aver aumentato di 18,000 barili al giorno la produzione giornaliera in aprile, e l’International Energy Agency sostiene che la battaglia dell’OPEC per le quote di mercato “sia solo all’inizio”: ecco perché le prospettive di una regolazione del rally dei prezzi, giunto al 40% da Marzo, sembrano elevate. Nel frattempo gli investitori hanno realizzato profitti dagli ETP sul gas naturale americano, dopo il rally del 10% del prezzo registrato la scorsa settimana. Il gas naturale ha visto un’impennata sulla scia delle previsioni secondo cui il riscaldamento del clima americano potrà stimolarne la domanda per la produzione di energia da utilizzare per il condizionamento dell’aria.

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