Nemmeno se Atlante, nemmeno se Odell, nemmeno se il Goblin

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Nemmeno se Atlante, nemmeno se Odell, nemmeno se il Goblin

Nemmeno se Atlante avesse l’agilità e la fortuna avute da Odell Beckham Junior domenica notte contro i Dallas Cowboys ce la farebbe a riacciuffare il piccolo mondo antico italiano prima dello sfracello. «Qualcosa di sovrumano, un po’ come Spiderman», ha commentato Jim Gates, un professore di fisica dell’Università del Maryland, vedendo il mirabolante touchdown del wide receiver dei New York Giants.

«Qualcosa di sovrumano, un po’ come il Goblin», verrebbe da dire a leggere le cronache politiche nostrane di questi giorni. E lo sei diventato, ridanciano e verde come il Goblin, Matteo, a forza di andare sullo skateboard con Verdini.

Le riforme che hai in mente, Matteo, quelle «da fare prestissimo», le puoi fare solo con l’uomo che se avessero inventato l’ombrello per proteggersi dai rinvii a giudizio sarebbe andato a comprarselo per primo. L’ultimo per la bancarotta della Società Toscana di Edizioni, di cui Denis fu socio di maggioranza e amministratore di fatto, e che per non smettere di pubblicare “Il Giornale di Toscana” ricevette 12 milioni di contributi all’editoria ma riuscì a chiudere con un debito di 2. Lo propongo alla Hoepli come autore del nuovo manuale di economia e di gestione aziendale.

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Se vi viene da ridere, o da sorridere, o da non piangere soltanto, pensate che le sorti della Nazione vengono discusse a un tavolo da un premier scout e da questo economico talento, e va bene così. E va bene sempre e comunque così. A noi che un tempo ci meritavamo Alberto Sordi ed ora Matteo l’esultante. Esultante comunque vada: anche se il suo partito perde in due regioni, da maggio, 769.336 volti, anche se non riesce a finire una riforma, anche se deve andare velocissimo e mai fermarsi a pensare per non cadere dal verde skate insieme al Goblin.

A presto. 

Edoardo Varini

(25/11/2014)

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