Il futuro del risk management: una gestione più dinamica del rischio per l’aumentata incertezza

 

Stiamo vivendo momenti difficili, in cui a regnare è l’incertezza. La nostra salute e la nostra economia sembrano compromesse come mai prima e gli eventi catastrofici accadono con sempre maggiore frequenza.

La rivoluzione digitale, il cambiamento climatico, le aspettative degli stakeholders ed il rischio geopolitico sono destinati a giocare un ruolo sempre maggiore su qualunque tipo di business.

La rivoluzione digitale ha aumentato la disponibilità di dati, il grado di connettività e la velocità con cui vengono prese le decisioni. Si tratta di cambiamenti da un lato promettenti, dall’altro passibili di fallimenti di larga scala e di brecce nella sicurezza, con una cascata di immediate conseguenze.

Al contempo, alimentato dalla connettività digitale e dai social media, il danno reputazionale puo comparire e dilagare in un istante.

Il cambiamento climatico sta sempre più incidendo sui profili rischio-rendimento aziendali, e tale incidenza non potrà che crescere. Le aziende oggi devono quindi sapersi destreggiare tra preoccupazioni di profitto, pressioni governative, esigenze degli investitori e della società in generale.

Le aspettative degli stakeholder per il comportamento aziendale sono più alte che mai. Ci si attende che le imprese agiscano legalmente ma anche con un senso di responsabilità sociale. I consumatori si aspettano che le aziende prendano posizione sulle questioni sociali, come quelle che alimentano i movimenti #MeToo e Black Lives Matter.

I dipendenti parlano sempre più spesso delle politiche e delle azioni aziendali. L’attenzione delle autorità di regolamentazione e del governo sta riflettendo le preoccupazioni della società in settori che vanno dalla riservatezza dei dati al clima.

A fare da sfondo a tali pressioni è un futuro geopolitico incerto. Il mondo è più interconnesso che mai, dalle catene di approvvigionamento ai viaggi al flusso di informazioni. Ma questi legami sono minacciati e la maggior parte delle aziende non ha progettato ruoli solidi all’interno del sistema globale che consentirebbe loro di continuare a funzionare senza intoppi se le connessioni venissero bruscamente interrotte.

Le aziende richiedono dunque una gestione del rischio dinamica e flessibile per navigare in un futuro imprevedibile in cui il cambiamento arriva rapidamente.

Il livello di maturità della gestione del rischio varia a seconda dei settori e delle società.

In generale, le banche hanno l’approccio più maturo, seguite dalle società nei settori in cui la sicurezza è fondamentale, inclusi petrolio e gas, produzione avanzata e farmaceutica.

Ma certamente un aggiornamento ed un rafforzamento della gestione del rischio sono necessari in qualunque ambito, perché la variabilità che ci pare oggi un fatto contingente è destinata ad essere, e già è, la normalità dei prossimi anni.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.